Funk Shui e Davide Shorty, “Terapia di gruppo”: recensione e streaming
Terapia di gruppo è il nuovo album nato dalla collaborazione tra il collettivo Funk Shui Project e il cantautore, rapper e beatmaker Davide Shorty. Collettivo di musicisti e produttori torinesi attivo dal 2008, il Funk Shui Project per il secondo album ufficiale si è affida alla voce di Davide Shorty, cantautore, beatmaker e rapper di Palermo capace di far convivere la sua inconfondibile voce soul con sonorità innovative e melodie contaminate da jazz e rap.
Terapia di gruppo è un lavoro composto da undici brani. Undici “sedute” di gruppo, undici diverse prospettive su amore e dintorni si trasformano un disco attraverso cui gli artisti esorcizzano insieme problemi e riflessioni sentimentali.
L’album ospita inoltre le voci dei rapper Tormento in Fuori di Noi e Hyst in Enigmatica, oltre alla collaborazione con uno tra i nomi caldi delll’elettronica Godblesscomputers. Il disco è stato registrato tra il Soulcat Studio di Vinovo (TO) ed il BH Studio di Bologna. La veste grafica del progetto è stata curata dallillustratore Ale Giorgini.
Funk Shui e Davide Shorty traccia per traccia
Il disco si apre con In un abbraccio, che ha suoni ovattati nei quali si nasconde un rappato piuttosto intenso e dalle frequenze alte.
Dormi ha parecchie anse, lungo le quali si annidano anche gli archi, oltre che un testo tutto sommato morbido quanto le sonorità del pezzo.
Più urbane le politiche di Come si fa, fin dall’apertura del brano, ma anche lo sviluppo del discorso testuale è più amaro nonostanti i suoni sfumati.
Fuori di noi accoglie suoni pseudo orientali ma soprattutto l’intervento di Tormento, che trasforma anche il sound oltre che il carattere del pezzo. Pezzo che è apertamente politico, con appigli fondati alla realtà odierna.
Si prosegue con Blues di mezzogiorno, che in realtà suona piuttosto notturna, trascina un po’ i passi, oscilla tra il club e la strada, con un pianoforte lontano, sullo sfondo.
Interlude è veramente un intermezzo, sostanzialmente strumentale, ma che vede la co-firma di un nome importante per l’elettronica come quello di Godblesscomputers.
Si torna a modi più soft con Enigmatica, che vede l’intervento di Hyst, alla ricerca di capitoli più intimi. Questa stanza mi consola è un brano con qualche pizzico di autocompiacimento autistico, basato su elementi sonori abbastanza semplici.
Più determinato il beat di Confusi, che ha colori oscuri nei quali si agitano i molti movimenti della band. Naufrago nella realtà si appoggia su fiati morbidi, ma fa emergere numerosi sentimenti non particolarmente positivi.
Il disco si chiude con un Viaggio Funk, pezzo di contrasti, rapido più che veloce, con una forte sensualità di fondo.
Mescolanza ed eleganza possono fare rima, se coniugate nel modo giusto. E spesso nel disco in comune tra Funk Shui e Davide Shorty lo sono, il che però non evita al disco di annoverare anche punte amare di cattiveria, qui e là.