Esce l’album di debutto del progetto Gamaar,  fondato dalla cantautrice e produttrice bresciana Gabriella Diana. Un nuovo capitolo che prende il nome di Kafka For President, un disco arrabbiato: nuotando nell’assurdo, racconta cosa succede alla mente quando galleggia e quando affoga.

Vivendo in una società capitalista, una società della performance, del consumo, dello sfruttamento lavorativo, del trauma, del privilegio e della discriminazione, cosa succede alla nostra salute mentale? Si rompe, si contorce e resiste. Un alternative rock che sa di anni ’90: suoni acidi e distorti, batterie energiche e ritmiche scomposte, quasi nevrotiche, con un cantato recitato, urlato, talvolta morbidamente malinconico. 

Gamaar traccia per traccia

Il disco e il viaggio partono da una piuttosto ambigua Acabar, pezzo breve ma ricco di sfumature, rock e un po’ teatrali.

Nella mia testa invece è una sorta di soliloquio che cresce un po’ per volta, su un basso che slappa e un’ondata di pensieri (neri) montanti.

Esplode poi una Bomba, ma è tutto sotto controllo: anzi è la prima canzone “tranquilla” del disco, posto che la tranquillità è relativa, soprattutto sonora e non riguarda i sentimenti tumultuosi del brano.

La title track Kafka for President riprende la concitazione dei primi brani anche se schiaccia sull’acceleratore soltanto di tanto in tanto. Il flusso del brano è nervoso, tra il rituale e il sabba, sempre elettrico.

Molto combattiva e avvelenata ecco poi Neo-odio, che parte piano ma poi sviluppa la propria aggressività tagliente lungo tutto il percorso del brano.

Particolarmente avvelenata Stronza, evidente risultato di un rapporto non andato benissimo, condito da sensazioni elettriche e sonorità quasi stoner.

Molto intima e in controtendenza con il resto del disco, ecco la melodica Ore ed ore, che mette in evidenza tutte le qualità vocali di Gabriella Diana. Si chiude con Cos’era? Ero io, brano di chiusura che recupera le sensazioni elettriche con una chitarra dalle ali ampie e avvolgenti, che preludono a una coda psichedelica finale.

Progetto interessante quello di Gamaar: non tutti i brani sembrano perfettamente a fuoco, ma la carica vitale complessiva è notevole e anche la creatività che sta alle spalle della scrittura dell’album.

Genere musicale: rock alternativo

Se ti piace Gamaar ascolta anche: Vipera

Pagina Instagram Gamaar

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