Gemitaiz, “QVC9”: recensione e streaming
A due anni di distanza del successo di QVC8, Gemitaiz annuncia il nuovo capitolo della saga, QVC9 – Quello che vi consiglio vol. 9 (Tanta Roba Label), distribuito da Universal Music Italia.
“Il nuovo mixtape è nato come tutti i miei mixtape precedenti – commenta il rapper -, dall’esigenza di scrivere ed esprimermi in maniera differente da un disco ufficiale, per mantenere la magia di 11 anni fa, quando è cominciata. Questo però è un gradino sopra agli altri 8 volumi se vogliamo, perché la musica è tutta inedita e ci sono diverse canzoni prodotte da me medesimo, per me è la prima volta che succede. Una rinascita.”
Gemitaiz traccia per traccia
Introduzione “classica” con QVC9, title track che serve ad aprire il discorso, con le barre che arrivano già belle fitte e aggressive.
Altra affermazione di personalità arriva nella molto più oscura e minacciosa Noi siamo così. C’è anche Nitro in Mama, che mette in evidenza attinenze sonore quasi dance, ma con ambientazioni sempre piuttosto noir.
Stesse atmosfere ma con un pizzico di romanticismo (e anche molto pessimismo) che volteggia su Mondo di fango. In una Benz mette lì un featuring con Fabri Fibra e alza decisamente i toni, tra desideri di morte e atteggiamento aggressivo.
“Perché a fare questa merda sono dio”, dichiara il ragazzo, e tutto sommato ascoltando la rapidità del fraseggio di Fuck/Peace ti viene da pensare che tutti i torti non li ha. L’atteggiamento aggressivo si allunga anche su Alright, che allinea anche Emis Killa e Geolier.
C’è invece Izi su Marte, che recupera la parte più melodica e malinconica, che cita Prince e si avvolge di scene notturne. Russian Roulette si diffonde in micro-ritratti in nero.
Non poteva mancare un featuring con il compagno di bisbocce MadMan, che appare sulla conflittuale Fair. Ecco invece Carl Brave in Rollercoaster, con il cantautore che si adatta così bene al terreno hip hop da dire cose tipo: “Ho scritto la storia dell’indie”.
Un po’ più tranquilli, ma non per questo meno minacciosi, i toni di Più di Così, che allinea la collaborazione con D’African. Si strombazza un po’ all’apertura di Money Money, con Ensi e Speranza. Anche qui un po’ di pugni mulinati e di minacce che girano.
<3 parte dall’aprire lo sportello e poi parla di guanti che forse non sono proprio guanti. I toni sono morbidi e suadenti con un’atmosfera r&b sempre più approfondita. Ci sono Priestess e Chadia Rodriguez su Ehy, a tenere su le quote rosa, per quanto l’atteggiamento delle ragazze non sia proprio di quelli dolci.
Ecco Si va pt. 3, insieme a Gemello e Mystic One, per regalare un altro scorcio di notti difficili e su “anni che abbracciamo il vuoto”. E invece arriva Achille Lauro per Trap Emo Remix, per un brano che cresce e avvolge piano piano.
Ritorna il pianoforte e l’umore piuttosto plumbeo con Outro In The Night, che chiude il lavoro mescolando umori negativi di varia natura.
Se la qualità di un disco hip hop si misurasse soltanto sui featuring, Gemitaiz vincerebbe largo. Ma probabilmente vincerebbe anche senza featuring, per testi, tecnica e varietà di suoni. Benché la formula che utilizza sia ormai molto consolidata, benché gli argomenti siano largamente esplorati, riesce sempre a regalare guizzi e anche qualche sorpresa.
Genere: hip hop
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