Nati nel 2016, i Geyser hanno alle spalle un primo ep, ZERØ, registrato presso il Mordecai Recording House di Carugo (CO). Liriche e melodie cantautorali si uniscono ad atmosfere rock, pungenti e di impatto. Nel 2019 esce il videoclip di Negare Sempre, primo singolo della band, che è anche arrivata alla finale nazionale di Rock Targato Italia che si svolgerà l’11 settembre prossimo presso il LegendClub di Milano. Abbiamo rivolto qualche domanda alla band.
Come nascono i Geyser?
Veniamo tutti da esperienze precedenti concluse con altre band, è stata l’urgenza di ricominciare, di rimetterci in gioco a farci incontrare.
“ZERØ” è stato il vostro lavoro d’esordio. Quali sono state premesse e motivazioni dell’ep?
La copertina di ZERØ rappresenta un blocco di ghiaccio da cui vuole emergere un sole sullo sfondo, è stato il nostro primo biglietto da visita in cui abbiamo voluto dare spazio alle canzoni nate durante il primo anno di attività in sala prove.
Come nasce il vostro nuovo singolo “Negare sempre”?
Negare Sempre è un brano che non manca mai nei nostri live, nel videoclip abbiamo voluto metterci la faccia, è una canzone che parla del mantenere la propria identità anche quando sembra inutile il solo pensiero dell’avercene una. Viviamo in un periodo in cui tanti parlano con la bocca degli altri, cosa che non porta da nessuna parte.
Parteciperete alle finali di Rock Targato Italia: che cosa avete in programma e come affrontate la competizione?
Sarà il nostro prossimo concerto e si svolgerà al LegendClub di Milano l’11 Settembre, daremo il massimo come sempre, ci saranno band che arrivano da tutta Italia, sarà una bella serata, l’adrenalina che ti carica quando suoni dal vivo è sempre tanta, quando ne stai lontano per un po’ la mancanza si fa sentire.
Il vostro ep “ZERØ” è uscito da qualche tempo. Avete già altre canzoni pronte? Potete anticipare qualcosa sui prossimi passi della band?
Abbiamo tante canzoni nuove in cui crediamo che non vediamo l’ora di portare in giro e registrare, abbiamo in cantiere un secondo videoclip di un brano estratto da ZERØ, cercheremo di suonare fuori dalla nostra città e di continuare a divertirci togliendoci qualche soddisfazione.
Geyser traccia per traccia
Si parte subito forte: il pezzo scelto per aprire le danze è Come se niente fosse, che porta con sé tratti taglienti e chitarre rumorose.
La canzone omonima Geyser prosegue sugli stessi sentieri, quelli di un rock alternative che fa riferimenti all’ormai consolidata tradizione italiana in merito dagli anni Novanta in avanti. Piccole esplosioni di drumming ed elettriche caratterizzano il panorama.
Ecco poi Negare sempre, il nuovo singolo, caratterizzato da un ritmo lento/hard rock e da una potenza che cerca sfogo aprendo le valvole a intermittenza.
Qualche idea più (power) pop si profila in Cosa rimane, un po’ più aperta dei brani precedenti.
Si torna a scavare un po’, anche qualche suono post grunge, con Metamorfosi, molto elettrica ed esplosiva.
Ritmi medi e rumori alti per Altrove, che mette in vista di nuovo la faccia più ottimistica dei suoni dei Geyser.
Il settimo e ultimo brano è Uomini, che spegne un po’ di elettricità (all’inizio) senza però rinunciare a una certa aggressività, trasmessa soprattutto attraverso una voce che si modula in modi diversi.
Buon lavoro quello dei Geyser, che come da proprio nome sono pronti a esplodere all’improvviso in canzoni apparentemente tranquille. Qualche passo in più è necessario nella creazione di uno stile veramente proprio, ma le premesse sono buone.