Esce Scintille, l’ep d’esordio del cantautore torinese Giglio. Piccoli incendi alimentati da una fascina di buona musica passata (Battisti e Vanoni su tutti) e di sound contemporaneo (Nathy Peluso, Rosalía), dall’incontro tra il jazz e l’indie-pop, da una interpretazione precisa e personale. Quattro brani come le pareti di una stanza da cui osservare il mondo con fiducia.

Se ci pensi siamo fortunati, siamo circondati dalla bellezza. Basta solo imparare a vederla nelle piccole cose dell’esistenza

Giglio traccia per traccia

Piccole ferite, con vaste dosi di Battisti, apre l’ep con moderazione e gusto. Un brano che si muove un po’ ballando, con un’aria spiccatamente vintage, fra ripensamenti di diversa natura.

La giustificazione di un rapporto finito o nemmeno iniziato è la base su cui nasce La scintilla. Anche qui si danza, fra romanticismo e melodie mediterranee.

Su tessuti scuri si disegnano le volute di Amiga, che però si espande poi in modo morbido su una canzone nostalgica ma non triste.

Le lamentele quotidiane forniscono l’incipit a La felicità (banale), una sorta di bossa con qualche pizzico di jazz che scivola con tranquillità, tra ottimismo e immagini di bellezza.

Un progetto abbastanza alternativo, quello di Giglio, che pesca con giudizio dai decenni passati per ottenere sonorità vellutate, in grado di far risaltare testi mai scontati.

Genere musicale: pop cantautorale

Se ti piace Giglio ascolta anche: Eduardo De Felice

Pagina Instagram Giglio

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