Granelli, “Cani, stelle e videotape”: recensione e streaming
Fuori il nuovo disco dei Granelli, già anticipato dal singolo Radiatori. L’ep Cani, stelle e videotape è la prima pubblicazione dei Granelli come band a quattro elementi. Alla storica collaborazione tra Giorgio e Davide Capoferri alle chitarre, si sono aggiunti Lorenzo al basso e Zenk alla batteria. Segno di continuità con il passato, il produttore e tastierista dei brani è Luca Balduzzi. Sul piano tematico, le cinque tracce dell’ep sono scene distinte di un film corale, in cui personaggi diversi mettono tutti al centro il proprio viaggio verso il cambiamento.
Il titolo dell’ep Cani, stelle e videotape elenca un soggetto vicino (cani) e due oggetti lontani nello spazio (stelle) e nel tempo (videotape). Il desiderio di trovare un orientamento nella vita è il perno di ciascun movimento a partire da, oppure verso, questi – e altri – punti di riferimento. L’ascoltatore non avrà una segnaletica univoca in questo percorso, ma sicuramente molti bivi, alcuni segnali di pericolo e nessun divieto.
Granelli traccia per traccia
Problemi di contanti e altre questioni quotidiane all’interno di Ho un cane anche io, il brano che apre l’ep, che ha per testo una sorta di flusso di coscienza (o di pensieri in libertà).
Si procede poi con Dove, che aggiunge qualcosa a livello sonoro, sfociando in un power pop dinamico e voluminoso.
Un po’ più meditativi gli intenti di una dolce ed esplorativa Polare. A seguire, ecco Desirée, che parla di zanzare e di ombre. Anche qui lo spunto è introspettivo, sorretto soprattutto da tastiere e chitarra. Si chiude con il singolo Radiatori, ballata morbida e malinconica, tra serie tv e amori problematici.
Una buona verve comunicativa fa da contrappeso a una vocalità a volte un po’ incerta per i Granelli. Che comunque nell’ep dimostrano versatilità, buona scrittura e anche un po’ di voglia di rischiare.