Vulcani è il terzo singolo firmato Gregorio Sanchez dopo San Giuliano e Dopo Marte. New entry in casa Garrincha per Gregorio Vulcaniè un brano diversamente estivo, per persone diversamente estive“. 

L’ho arrangiato in laboratorio, che è la mia camera, con strumenti poco convenzionali, con poca luce e circondato da materiali diversi, attrezzi, strumenti e microfoni. Insomma, figlio dell’home-recording e di quel caldo che fa pensare fino a far desiderare l’inverno”.

Come diversamente estivo è il brano lo è altrettanto il video che lo accompagna, girato all’interno di un museo di storia naturale in cui l’immaginario immaginifico di Gregorio s’intreccia nel racconto della storia “Vulcani” è la narrazione su smartphone di una gita tra realtà e fantasia.

Gregorio Sanchez nasce a Bologna nell’87, va a scuola e non si iscrive a calcetto. In casa girano scenografie, tastiere e spartiti e come naturale conseguenza inizia a dedicarsi alla musica fin da piccolo. Appena adolescente scappa dal Conservatorio, scopre OK Computer, le sale prova, l’home recording spericolato e tutto ciò che lo scenario emiliano degli anni 00 aveva da offrire.

Durante l’università si trasferisce in Austria dove si affeziona alla montagna e alle tinte fredde del pop nord-europeo: è in questo periodo che si immerge negli arpeggi dei Kings of Convenience e nella nebbia di Bon Iver, seppur con qualche intervallo di franco buon umore. Al suo ritorno in Italia ad aspettarlo c’è un disco, Channel Orange, c’è Lucio Dalla e la constatazione di aver inspiegabilmente ignorato qualsiasi altra forma di musica italiana per maggior parte della sua vita.

Così, durante un inverno particolarmente freddo, decide di rimettersi in pari e in primavera si ritrova in mano il suo primo pezzo in italiano. Di lì a poco arriva il trasferimento a Milano, la voglia di portarsi a casa la malinconia e la tenerezza degli amori che finiscono, scrivere canzoni e costruire un progetto solista. 

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