Guignol, “Luna piena e guardrail”: la recensione
Luna piena e guardrail è il nuovo album firmato dai Guignol. Nove tracce dal piglio post punk, istantanee notturne raccontate in musica, tra un omaggio a Tenco, suggestioni letterarie e polaroid di vita quotidiana.
«Tutto ha origine da un blues primordiale: una suggestione che porta a un testo, un testo che suggerisce il suono e il piede che batte il ritmo delle parole, solo dopo arriva l’armonia» spiega Pier Adduce, parlando della genesi delle canzoni di cui firma testi e musica.
Una band rinnovata e ritrovata accompagna Pier Adduce: dalla sezione ritmica di Paolo Libutti al basso e Michele Canali alla batteria, alla chitarra elettrica di Antonio Marinelli, insieme a Maurizio Boris Maiorano, impegnato con organo, piano e tablet.
Guignol traccia per traccia
Si parte piano, con Il Vizio, sorta di ballata elettrica e oscura, che apre il disco su toni movimentati e un po’ stravaganti.
Discorsi narrativi quelli affrontati da Il Pendolo, storia di entrate e uscite, di un girovagare nevrotico, costellato da sciabolate isteriche di chitarra.
Più composta ma non meno abrasiva Un altro modo, che gigioneggia un po’ ma trova appigli nel blues internazionale.
Ecco poi la drammatica Via Crucis, che parla di gente “curva nei campi per 3 euro all’ora”, e di altre storie che si scrivono. Spunti psichedelici si sviluppano con libertà e forza.
Le Bonheur è una canzone che parla di canzoni, sviluppandosi su più orizzonti e con il blues che fornisce sempre una base di lavoro.
Così come in Notte di fine Luglio, più notturna che estiva, con un piglio ruvido e una chitarra che manda segnali.
Movimenti languidi quelli con cui ondeggia Zio zio, una richiesta di opinioni che svaria fin quasi alla psichedelia.
Ecco poi Luigi Tenco: la sua Se potessi si spende in salsa di beguine, tra desideri irrealizzati e uno spleen che rivela però anche lati rabbiosi e rock.
Battiti alternati quelli che contrassegnano Luna piena e guardrail, ultimo brano del disco, un viaggio doloroso per attraversare deserti soprattutto mentali (la citazione di Buzzati non è casuale).
Cambiano le formazioni ma non la qualità della proposta di Pier Adduce e dei suoi Guignol, impegnati a solcare le pianure del rock-blues con una cifra autorale sempre importante e la voglia di raccontare storie a luce bassa immutata.
Guignol, le date del tour
5 mar – Garage Moulinski, Milano
21 mar– Magazzino sul Po, Torino
28 mar– Mon Ami, Montichiari (BS)
1 apr – Moggio Vineria, Roma (live in solo)
2 apr – Isola Liri, Frosinone
3 apr – Lettere Caffè, Roma
4 apr – House concert, Pescara TBC
10 apr – Spazio Ligera, Milano
17 apr – XO Music&Food, Magenta (MI)
1 mag – Le Zite, Matera TBC
2 mag – Cibo Per La Mente, Taranto
9 mag – Black Inside, Lonate Ceppino (VA)