Gli Hazan sono quattro ragazzi lombardi, pesantemente influenzati dal rock internazionale anni Novanta. Non che abbiano alcuna intenzione di nascondere le proprie intenzioni o le proprie ascendenze: nel loro ep d’esordio, Kaiserpanorama, le sonorità sono piene, dure e compatte. Il disco, che uscirà il 15 ottobre, è prodotto e mixato da Davide Lasala (Vanillina, Giorgieness) presso l’EDAC studio di Fino Mornasco, masterizzato da Giovanni Versari, pubblicato dalla label milanese Habanero Factory.
Kaiserpanorama è stato anticipato dal primo singolo Sulla Pelle, accompagnato a sua volta da un videoclip girato dalla stessa band, che con l’utilizzo di Go Pro propone una visuale soggettiva di tutti i membri durante il momento più intimo e condiviso per una band, quello delle prove.
Hazan traccia per traccia
Il pezzo di apertura dell’ep è proprio Sulla pelle: diretto, sporco, rumoroso e ruvido rock’n’roll, con una certa impronta garage che rimarrà più o meno per tutto il disco. Visionario invece scende uno scalino in termini di ritmo ma non perde spinta, e si dimostra esplosiva qui e là.
Qui dove sto mantiene la faccia aggressiva e aggiunge qualcosa in termini di commento alla realtà circostante. Kaiser Panorama torna ad alzare i ritmi e lascia una certa libertà alle chitarre, per una struttura che accetta qualche stop and go al proprio interno. Un altro vizio si diverte a chiudere con qualche riverbero e qualche spazio ulteriore riservato alla chitarra, anche in funzione ritmica.
Un buon esordio, con sonorità decise e idee molto chiare, quello degli Hazan. L’ep si dota di un suono che pur essendo spontaneo e rumoroso, non lascia niente al caso. I testi sono diretti, il messaggio è semplice, il passo sempre sostenuto e la potenza assicurata.
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