I dischi del 2023: una non classifica
Ok, lo facciamo anche noi: tutti sono qua a decidere qual è il disco dell’anno 2023: noi di TRAKS non ci accontentiamo mai e abbiamo individuato una cosa tipo 63 dischi dell’anno 2023. O meglio: 63 recensioni di dischi che riteniamo notevoli. Perché siamo rimasti fra gli ultimi a fare ancora le recensioni come si deve, ascoltando il disco davvero, scrivendo il traccia per traccia e appassionandoci sopra, oltretutto.
Ma questa non è e non vuole essere una classifica: tutti questi dischi hanno meritato di figurare in questo elenco, redatto tra l’altro senza particolare ordine, in virtù delle emozioni che hanno saputo regalarci. Così è abbastanza semplice scoprirli o riscoprirli: basta cliccare sul titolo, leggere quello che abbiamo scritto in proposito, ascoltare. E celebrare così un 2023 che, almeno dal punto di vista musicale, qualcosa di molto buono è riuscito a regalarlo.
Buon anno a tutti!
Andrea Satta, “Niente di nuovo tranne te”
I Botanici, “I Botanici”
Marta Tenaglia, “After Verecondia”
Umberto Maria Giardini, “Mondo e Antimondo”
Marco Fracasia, “Adelaide”
Irene Buselli, “Io, io, io”
Postino, “L’ordine delle cose da dire”
Bachi da Pietra, “Accetta e continua”
Raesta, “Fuoco di paglia”
C’mon Tigre, “Habitat”
Fulminacci, “Infinito+1”
Alberto Bianco, “Certo che sto bene”
Brucherò nei pascoli, “Palo”
Bud Spencer Blues Explosion, “Next Big Niente”
Ariete, “La notte”
Il Mago del Gelato, “Maledetta quella notte”
Gintsugi, “The Elephant in the room”
Calcutta, “Relax”
Sabrina Napoleone, “Cristalli sognanti”
Motta, “La musica è finita”
Brenneke, “Ogni mai più vol. 2”
Lüzai, “Uzay”
Coez & Frah Quintale, “Lovebars”
Gbresci, “Giochi stupidi”
Radio Tahuania, “Kuru Lalla”
Gazzelle, “Dentro”
Omar Pedrini, “Sospeso”
Venerus, “Il Segreto”
Ascari, “Italien*”
Iside, “In memoria”
CABle21, “Simbolatria”
Miglio, “Futuro splendido”
Mike Orange, “Sensibile”
Naska, “La mia stanza”
Galoni, “Cronache di un tempo storto”
Federico Dragogna, “Dove nascere”
Milo Scaglioni, “Invincible Summer”
Mille, “Quanti me ne dai”
Giovanni Truppi, “Infinite possibilità per esseri finiti”
Studio Murena, “WadiruM”
Lo Stato Sociale, “Stupido Sexy Futuro”
Andrea Poggio, “Il futuro”
Madame, “L’amore”
Vinicio Capossela, “Tredici canzoni urgenti”
Lucio Corsi, “La gente che sogna”
Baustelle, “Elvis”
Sick Tamburo, “Non credere a nessuno”
Blanco, “Innamorato”
Pablo America, “San Michele”
Dente, “Hotel Souvenir”
Mobrici, “Gli anni di Cristo”
So Beast, “Brilla”
Generic Animal, “Mondo rosso”
Bais, “Disco due”
Nictagena, “Lunatica”
Leo Pari, “Amundsen”
Colla, “Schifo”
Levante, “Opera futura”
Animaux Formidables, “We are all animals”
Marrano, “Carne ossa”
Rose Villain, “Radio Gotham”
C+C=Maxigross, “Cosmic Res”
Maneskin, “Rush”