Parlamente è il nuovo video de I Figli dell’Officina: il brano è tratto dall’album omonimo. Il disco segue il debutto di Io Non Ho, primo capitolo discografico della band.

Parlamente è una canzone d’accusa riferita a un interlocutore che ha ben poco di comune: è lui che muove il mondo, è lui che fa parte della gente che decide, che usa e abusa ogni potere, sapendo che neanche Dio lo scoprirà. Le parole aumentano e ronzano all’interno della testa, urlate in uno spazio chiuso che non trova via d’uscita, generando solo un eco, un brusio che rimbomba e si fa assordante.

Nel video, un girone dantesco è l’ambientazione di una festa medievale. Fuoco, balli e canti circondano una sfarzosa tavola imbandita di ogni bene, dove banchettano i sette protagonisti. Ognuno con la sua anima ambivalente: quella pubblica, che gode delle gioie effimere della quotidianità, e quella privata, ornata con maschere grottesche, che rappresenta il proprio vizio capitale. Lussuria, invidia, accidia, ira, gola, avarizia e superbia: vittime e carnefici delle proprie scelte, incapaci ad agire se non per nutrire il proprio egoismo.

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