Ian Fisher, cantautore del Missouri ma ormai trapiantato in Europa, è in arrivo anche in Italia per un tour di due settimane in cui porterà in giro il suo primo lavoro discografico, Nero. L’album prende il nome da Nerone, l’imperatore romano accusato del grande incendio di Roma che sarebbe stato appiccato col fine di ricostruire la città ed edificare la propria maestosa residenza, la Domus Aurea.

L’album infatti ha molto a che fare col tema della distruzione: con questo album Fisher vuole cancellare quello che era un tempo per diventare qualcosa di diverso. Nonostante il cantautore abbia ormai lasciato la sua patria da diversi anni, ritroviamo nella sua musica comunque un tocco country, proprio per poter riscoprire in se stesso qualcosa che era andato perduto.

Forte è comunque anche l’influenza europea, sia nelle citazioni sia in quella malinconia che echeggia in tutto l’album e nella genesi dei brani. Le canzoni di Fisher sono brevi, semplici e oneste e vengono da fumosi caffè viennesi, da treni che attraversano le Alpi, da bui bar di Berlino. Ecco un altro aspetto che lo distingue decisamente dai suoi riferimenti musicali.