Il Pretesto è una band alternative rock di casa Alka Record Label, in bilico tra ciò che è stato il buon caro indie rock e quello che adesso potrebbe essere l’alternative rock super moderno, pieno di musicalità ma anche ruvidità. La band pubblica Distratta-mente, un album dove le diverse problematiche della società caotica e frenetica provocano infinite distrazioni. Solamente una buona presa di coscienza potrà dare coraggio e speranza e questo è il senso del nuovo lavoro della band.
Il Pretesto traccia per traccia
L’opening ritmato e pieno di sé e riesce a introdurre il disco con Fiori di Fenice, brano in cui le chitarre regnano sovrane. Gente distratta rende l’introduzione del disco meno Massimo Volume e più Offlaga Disco Pax, dove il semi-cantato diventa più morbido e sinuoso insieme a suoni ambient ed elettronici.
Condanna strizza l’occhio alla contaminazione musicale, prendendo qualche elemento che prima non era presente. Qui regna sovrano un super basso che regge tutto il brano (che prosegue invece la scia dei Massimo Volume più happy) il brano è un po’ più cervellotico rispetto ai precedenti ma non delude le aspettative.
Con Magnum la band mostra i denti e le unghie, cerca di graffiare il più possibile, ricordandoci che anche se parliamo di alternative rock si può sempre sputare veleno in faccia senza remore e senza paure, con una distorsione a mille che spezza il ritmo del disco.
Vorrei cambiare canale alla tua voce è una semi-ballad che mostra un’altra faccia della band, più romantica, una carezza che alla fine non sembra così tanto morbida.
La vera ballad invece è rappresentata da Novembre dove un loop di chitarra rende il tutto ipnotico. Il finale porta il nome di Eclissi con vocalità aperta come mai prima e un ultimo schiaffo per dire che è possibile fare musica diversa in Italia.
La strada da fare da Il Pretesto è ancora tanta ma di certo i presupposti sono tutti presenti e ben allineati.
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