Il Triangolo, “Faccio un cinema”: la recensione
Faccio un cinema è il titolo del nuovo album di inediti de Il Triangolo, in uscita per Ghost Records. Si tratta del terzo lavoro discografico della band composta da Marco Ulcigrai (chitarra, voce) e Thomas Paganini (basso, voce).
Dopo un silenzio durato cinque anni, la band ritorna con il terzo capitolo del percorso iniziato nel 2012 con Tutte le canzoni. Chitarre surf e melodie retrò si fondono con arrangiamenti moderni e un’anima rock’n’roll, dando vita a suono riconoscibile e contemporaneo.
Il Triangolo traccia per traccia
Si parte svelti e piuttosto beat, come si diceva una volta, con Nella testa, pezzo parecchio allegro e sostenuto che chiacchiera di moda, vicende quotidiane, tempesta.
Suoni un po’ vintage, falsetto e pubblicità che fanno arrabbiare per la title track Faccio un cinema.
Volevo un vizio parte in modo piuttosto rarefatto, ma poi ospita anche una sezione di drumming piuttosto robusta, in contrasto con le voci che sussurrano o quasi.
Toni languidi (e una serie di rime in -oni) per Il giorno sbagliato, ballata intima e scritta in modo creativo e molto fitto, con passaggi da elettronico ad acustico e viceversa.
Giorgio Canali cantava delle nuvole senza Messico, che dev’essere rimasto in tasca de Il Triangolo: la canzone è rapida e da viaggio, ha della chitarra aggressiva stemperata ma non troppo dagli archi.
Ci sono invece i fiati e una buona linea di basso in apertura di Siamo diversi, che riacquista i connotati della ballata, con assolo di chitarra.
Groove particolarmente vivido quello sul quale è costruita Appunti, dettagliata e ispirata nei suoni. Si parla di droga con Ivan, altro brano vicino ai suoni power pop ma con un testo un po’ più crudo.
Si chiude con un pezzo moderato e con qualche coretto in falsetto che fa abbastanza Cugini di Campagna, Il Cielo.
Prospettiva particolare quella dalla quale Il Triangolo scrive le proprie canzoni, che hanno suoni vintage sì ma non necessariamente di quel vintage che segni a ogni angolo. E anche per quanto riguarda i testi la band sembra essere approdata a un modo di scrittura produttivo e originale.