Quartetto svizzero che ha alle spalle già qualche esperienza significativa e qualche tour estero, gli Immigration Unit pubblicano Sofa heroes, nuovo ep, che si aggiudica l’ #aperitivoconlep di stasera.
Le influenze ammesse dalla band viaggiano tra Alt J e Radiohead, con lieve prevalenza degli ultimi e con una certa abbondanza in campo elettronico.
Immigration unit traccia per traccia
L’ep si apre con la stessa Sofa heroes, title track insinuante, con una struttura ritmica varia e interessante, qualche cambio di scenario, livelli sonori sovrapposti.
Wasting mornings, scelta anche come biglietto da visita dell’ep con tanto di video, porta ad atmosfere soffuse ed eteree ricche di influenze internazionali, soprattutto british ma non solo.
Si prosegue con Far inside – cyber live session, cantata in falsetto e pervasa di una dolcezza che però fa soltanto da introduzione a una parte maggiormente ritmata e anche appassionata (con il fantasma dei Radiohead a stagliarsi chiaramente sullo sfondo).
Tutta questione di remix poi, con la stessa Sofa heroes riletta da Manuel Gagneux in modi bruschi e spesso soggetti a stop and go, tra percussioni evidenti e corvi che si allontanano gracchiando.
Invece Wasting mornings riceve la rilettura di SWIMS, che ne sottolinea i lati potenti e icastici, servendosi di ritmiche evidenti e rumorose.
Gli appigli degli Immigration Unit sono solidi, nel senso che le referenze musicali sono chiare e distinte. Il gioco, riuscito, è quello di proporre una miscela personale che assomigli a uno stile proprio, ottenendo nel contempo un disco rotondo e godibile.
Genere: elettronica
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