Nuovo appuntamento con le recensioni in breve. Anche questa volta mettiamo in pista cinque dischi brevi e veloci per farti assaggiare cinque band di ottime prospettive.
Azimut, “Resistenza”
Gli Azimut sono una giovane band di Borgomanero. Il loro sound energico parte da influenze rock internazionali (Arctic Monkeys, Interpol) fino a episodi piuttosto pop, per esempio il singolo Abbraccio Vago. Ci sono anche episodi più variegati, per esempio Medico, che unisce momenti tranquilli a istinti più tempestosi. L’ep, che comprende cinque canzoni, vive di buona elettricità e sottolinea anche le propensioni della band a canzoni, come si diceva un tempo, “orecchiabili”.
Overlogic, “From where?”
Sei tracce per l’ep From where? degli Overlogic, con i quali abbiamo avuto modo di scambiare qualche chiacchiera poco tempo fa (vedi qui). Il primo ep del duo composto da Francesco Cavasinni ed Emanuele Orsini porta in dote un electrorock spesso colorato. Il disco sconfina spesso e volentieri verso la parte “electro”. Tuttavia, con un drumming “vero” ma molto preciso, gli Overlogic conferiscono spessore a un lavoro veloce e molto fresco.
Il distacco, “I 17 lati ep”
Con sonorità vicine al grunge, ma anche con notevoli dosi di energia, la band esordiente Il distacco mette su cinque tracce la propria (manchevole) gestione della rabbia. Se in pezzi come Karma l’influsso di Soundgarden, Melvins e simili è predominante, ci sono anche episodi del tutto differenti, per esempio la catulliana Odio e Amo. E se Afrodite conferma gli istinti primordiali, Lanterne cinesi si incarica di esplorare gli spazi più intimi. Prova interessante, che invoglia a sentire la band impegnata su distanza più lunga.
Marco Bugatti, “Romantico”
Più ironia che romanticismo nel disco di Marco Bugatti, qui all’esordio da solista ma già autore, voce e chitarra della alternative band Grenouille. Nelle sette tracce di Romantico il cantautore milanese mostra lati tranquilli ma anche idee rock, come quelle di Sto da Piero. Per il fianco più calmo ci sono eventi come Vero, con l’aiuto del pianoforte. Che lavoro fa Dayana ripresenta ironia ed elettricità a piene mani. Chiusura interessante con La Fabbrica. Forse il disco non è del tutto imperdibile ma mette in mostra le qualità già note di Bugatti, in un’alternanza di luci e ombre complessivamente interessante.
From the Ashes, “In Dreams”
Nuovo disco per i From The Ashes, alternative rock band romana con qualche apparizione anche in noti talent. L’album si apre in modo particolarmente soft: A morning è una ballata dai tratti melodici spiccati. Non è un caso: sono infatti molte le canzoni melodiche all’interno dell’album, che mostra anche tratti rock in pezzi come Abigail o Jewel. Il disco mostra una certa conoscenza dei propri mezzi e delle proprie potenzialità. .