Altre cinque segnalazioni da TRAKS per te: in questa lettera sola andata ecco le recensioni in breve di cinque dischi che potresti esserti perso.
Colpi Repentini, “Duomo ore dieci”
I Colpi Repentini tornano con Duomo Ore Dieci, sei canzoni a diversi strati e di diversi generi, legati da buona personalità. Cantautorale e un po’ piratesca L’avaro, che apre il lavoro. Hipster mostra il lato giocoso della band, propensa alle prese in giro nei confronti della tendenza (movimento? moda? boh) indicata nel titolo. Anche Lucia nel cielo con Zumpa si diverte tra ritmi di marcetta, esagerazioni ironiche e citazioni da Ariosto. Riferimenti culturali alti e groove intenso per Passo e non tornerò, mentre Da grande contiene qualche caratteristica che fa pensare a Fortis. Si chiude con Duomo ore dieci, title track ritmata e con buone linee di basso. L’ep ha ottime caratteristiche di originalità e risulta particolarmente fresco.
F-Zer0, “Disagio e macerie”
Con un titlolo non proprio rassicurante come Disagio e Macerie, è uscito per l’etichetta di Chicago Lurker Bias il nuovo lavoro di F-Zer0. Davide Marchi, l’uomo dietro al moniker, lo racconta così: “Si distacca dagli album precedenti sopratutto per l’uso dei beat, cosa inconsueta nel progetto F-Zer0. Per il resto si muove sulla scia di lavori precedenti, quindi collage sonori, sovraincisioni, field recordings e tanta patafisica”. Un quadro già abbastanza evidente fin dalle prime “strisciate” noise di Vian, la traccia che apre il lavoro. Più eterea Pata, con risonanze di campane, poi sottolineate da battiti. Coma, con Luigi Monteanni, offre panorami notturni, mentre l’inquietudine monta dal basso con Di Rete e Colore. La curiosamente titolata Iperboli e Cha Cha Cha non contiene nessuna delle due cose, ma una rivelazione sonora che emerge come un’alba. A proposito di titoli curiosi, ecco verso il finale Bimby Folletto e iPhone, evidentemente dedicata agli agi domestici e alle vane aspirazioni del quotidiano, con uno sviluppo sonoro che sa di baratro. Il disco conferma le qualità di Marchi, ma mostra anche i suoi passi avanti nella composizione, nella ritmica e nella modulazione di suoni e sforzi.
[bandcamp album=1790903720 bgcol=FFFFFF linkcol=4285BB size=venti]Griselda Masalagiken, “Memorie del nervo ottico”
Dietro uno pseudonimo piuttosto curioso come Griselda Masalagiken si nasconde un italiano espatriato a Los Angeles che aveva già pubblicato “I demoni nel taschino” con Skank Bloc Records, e che qualche tempo fa ha bissato con Memorie del Nervo Ottico. Di curioso, a dire il vero, non c’è soltanto lo pseudonimo: “Griselda” si preoccupa di mettere insieme canzoni sbilenche (un po’ Bugo, un po’ Truppi, un po’ altre cose sparse) come la placida Comode Rate. La breve e insinuante Fuochi in Spiaggia oppure la “Titanica” Canzone alla Deriva. In Film emergono ritmiche rock quasi post grunge (anche se con qualche fascinazione quasi lounge che emerge spesso dai pezzi del disco), sempre cantate però in modo semisvenuto. Pezzi come Male in scatola o Canzone che dura poco mettono in evidenza le qualità anche quando il pezzo rispetta regole più standard e non esce troppo dal tracciato. Originale e convincente, il disco di Griselda Masalagiken aggiunge una voce tutto sommato fresca e diversa al panorama cantautorale indie.
[bandcamp album=950185708 bgcol=FFFFFF linkcol=4285BB size=venti]Deison & Mingle, “Innersurface”
Cristiano Deison e Andrea Gastaldello (aka Mingle) arrivano alla loro destinazione finale, Innersuface, l’ultima tappa del loro viaggio. Il nuovo disco, calato nelle atmosfere sperimentali ed elettroniche, che possono essere molto diffuse e sfumate come per esempio in Breach, che apre il lavoro. Petrolio fa registrare una crescita moderata ma sempre più importante, mentre Hole si cala in buchi più industrial. Così, tra inabissamenti come quelli di Mud e risalite paradisiache come in Cisterna, il disco configura movimenti verticali lasciando all’ascoltatore impressioni dinamiche continue. Un lavoro particolare ma interessante, che completa il percorso comune di Deison & Mingle lasciando impressioni di ricchezza.
The Panicles, “Il mondo tace”
Opening act dei Deep Purple nel 2013, protagonisti nel 2015 di Just Discovered per Mtv New Generation, tra le prime 12 band alle Auditions di X Factor 9, vincitori del Supernova Music Festival e finalisti del Festivalshow 2015, il 4 marzo hanno aperto a Frankie hi-nrg: un curriculum molto ricco, quello dei Panicles, che pubblicano l’ep Il Mondo Tace. Le sei canzoni seguono linee pop-rock piuttosto aggressive, come quelle della title track, che apre il lavoro. I ritmi irregolari dell’introduzione di Questa notte dormirò provano a cambiare un po’ scenario, mentre Filo rosso si autointesta in termini di ballata rock con una certa quantità di movimento. Anche Un segno parte piano, ma con qualità esplosive in attesa di esplosione. Storie finite male terminano in un pezzo come Ti ascolto, mentre si approda alla ballad propriamente detta con la finale Parole.