Tornano le segnalazioni in breve di TRAKS: ecco altre cinque idee d’ascolto per arricchire la tua personale playlist di oggi.
Abbracci Nucleari, “Abbracci Nucleari”
Gli Abbracci Nucleari realizzano un ep omonimo per celebrare il proprio esordio. Il progetto nasce dall’incontro tra Rahma Hafsi, voce soul prestata in passato all’hip hop, e Marco Rigamonti, dj e producer milanese. Il cantato è in italiano e utilizza tematiche a loop, mentre sul piano delle sonorità è evidente l’influenza di modelli angloamericani. Nell’ep si affrontano momenti piuttosto intimi, come quelli suggeriti da Prenditi cura di me, oppure istanti più tempestosi, come quelli di Neanche questo basta. Dalla miscela di trip hop, soul, elettronica e pop, emergono a volte piccoli episodi brillanti, per quanto minimalisti, come Il giardino delle emozioni, fatti apposta per mettere in evidenza i toni della voce di Rahma.
Barque, “Coffin Cutters”
Oh, adesso che ti sei rilassato con gli Abbracci Nucleari, ti si fa saltare dalla sedia. Come: con i Barque, francesi, portatori di un post-hardcore dalle tinte oscure, violento e gridato, racchiuso nell’ep Coffin Cutters. Lo si capisce già dall’apertura, Path of the Hierophant, in cui lo ierofante in questione deve essere alle prese con dolori molto cupi, profondi e lancinanti, rafforzati da un tappeto sonoro sostanzialmente metal. Si accelerano i ritmi con Betrayed Monarch, non meno urlata della precedente, anche con passaggi soltanto voce e drumming. Anche gli altri tre pezzi dell’ep si muovono cercando di rimanere in equilibrio tra potenza e oscurità, con qualche alone malinconico che non rinuncia a proiettarsi sui brani devastanti della band.
Mike Sun, “Follow the Bird”
Dopo aver composto e suonato la chitarra per più di 10 anni nei Sunward, gruppo punk hardcore nato nel Salento nei primi anni 2000, Michele, in arte Mike Sun, continua per la propria strada. Che però si distacca non poco da quella della band d’origine. Il primo EP “Follow the bird” segue idee da songwriter internazionale con pochissima rabbia e molta voglia di riflessione. L’inequivocabile base folk beneficia in qualche caso di un drumming un po’ più stratificato, come in Follow the Bird. Ma ci sono casi anche più cupi e arricchiti dalla tromba, come Berlin Jerusalem, oppure morbidi e distensivi come Uncomfortable Sun. Il disco potrebbe spiazzare i fans della band, ma potrebbe iniziare a scavare qualche solco nell’attenzione di nuovi fans.
Marie and the Sun, “Marie and the Sun”
Marie and the Sun è un duo ligure composto da Giulia Magnani e Francesco Drovandi. Il loro sound sta in qualche punto tra pop, nu-soul ed elettronica, con passione per la musica black. Nelle sei canzoni dell’ep l’aspetto soul è quello prevalente, guidato spesso dalla voce di Giulia, soprattutto in pezzi pseudo-minimal come Respirare. I pezzi seguono per lo più i cliché del nu soul internazionale, utilizzando dosi non eccessive di sonorità sintetiche, e a volte appellandosi apertamente alla tradizione melodica, per esempio in Come soltudine, sorretta da un notevole groove di basso.
Zeit, “Monument”
Uscirà il 29 ottobre Monument, nuovo ep dei veneziani Zeit, che avevamo già conosciuto ai tempi del loro lp di debutto The World Is Nothing. Il gruppo è interprete di un hardcore feroce, bruciante ed estremo, che anche in questo ep da quattro tracce trova sfogo in pezzi tempestosi come They Run in Circles, in cui all’abituale potenza di fuoco si associano piccoli accenni di math. Più monolitica la title track Monument, contro la quale si va a sbattere senza compromessi. Istinti sinfonici percorrono la cover degli At The Gates The Swarm, con la partecipazione di Nicola Manzan. Ma la sostanza dell’ep rimane essenzialmente molto ruvida e spinosa.
