Ti sei divertit*? Ti sei sollazzat*? Hai passato una bella estat*? Ok, ho esagerato con gli asterischi. Comunque se sei già qui a leccarti le ferite per l’ennesima frustrazione amorosa, sorridi: è arrivato l’autunno e con lui tonnellate di canzoni tristi. Qualcuna ha meritato l’onore di finire nella nostra playlist, la beneamata #incontrixsingoli, che torna oggi dopo una pausa. In copertina un giulivo e ilare I miei migliori complimenti, in spiaggia col giubbottino.
I miei migliori complimenti, “I just wasted another summer”
Te la dice in inglese, I miei migliori complimenti, che ha sprecato un’altra estate. Un sacco di malinconia e synth a pioggia in I just wasted another summer, che in realtà è tutta cantata in italiano. Le avventure milanesi di Walter sono sempre avvincenti.
“Ho sprecato un’altra estate. Ho dormito sul ponte di una nave per terra. Mi sono innamorato della ragazza più dolce dei Navigli. Ho bevuto vino bianco e mangiato scampi. Sono anche andato a ballare una sera. Poi hanno richiuso le discoteche. Mi ero divertito. Ho speso 274,58 € di ecooltra. Bentornati a Milano.”
Seb, “I tuoi nei”
Un po’ più convenzionali le nostalgie di Seb, che mescola donne e cieli stellati nella copertina de I tuoi nei, brano a ritmo un po’ sincopato. Dopo il primo singolo Nuda Di Parole che ha avuto un feedback da parte del pubblico decisamente positivo, superando la soglia dei 16.000 stream su Spotify, “I Tuoi Nei” è il titolo del nuovo lavoro del cantautore siciliano, in uscita per Carioca Records e distribuito da Artist First.
Luframilia, “Amori telecinetici”
Si va quasi sul fantascientifico con l’ultimo, romantico, singolo firmato dal cantautore Luframilia, Amori telecinetici. Il brano preannuncia l’uscita dell’album d’esordio come solista, Migliaia di Frammenti di Luce, previsto per il 20 novembre. Amori telecinetici, il nuovo singolo del cantautore reggino, mette in secondo piano le distorsioni e i sound tipicamente californiani per assumere tratti più intimi.
Daniele Vino, “Vita semplice”
Prodotto da Molla, Vita semplice è il nuovo singolo di Daniele Vino, che in effetti rappresenta un quadretto in movimento con elementi, anche sonori, abbastanza basic. Un po’ di dolcezza in quello che in definitiva è un ritratto femminile.
“È nata da una fotografia di Federica che incrocia le gambe seduta su un gradino della sua casa in Toscana, diventa un motivo che mia mamma canta per tutta la quarantena, e con l’arrangiamento del mio produttore Luca Giura (Molla) riesce ad esprimere al meglio la sua missione”.
Gaudiano, “Le cose inutili”
Niente, qui su #incontrixsingoli amiamo anche le idee vintage, quindi come non apprezzare il nuovo singolo, pardon, 45 giri di Gaudiano, Le cose inutili. Pugliese di nascita e milanese d’adozione, il ragazzo dà infatti il via alla sua carriera cantuatorale pubblicando l’equivalente digitale di un vinile 45 giri: lato A con Le cose inutili, appunto, e lato B con Acqua per occhi rossi. Ma nella nostra playlist c’è spazio solo per un brano, non è che facciamo entrare tutto e tutti.
A proposito de Le cose inutili Gaudiano dice: “È un brano che ho scritto in casa a Milano durante i giorni di quarantena. Ho provato ad estraniarmi osservando la mia quotidianità dallʼesterno notando come il tempo, nella sua apparente dilatazione, ci abbia lasciato lo spazio necessario per cambiare”.
Le tendenze, “Bugiardo (Happy Birthday)”
“Non lo sai ma ti sto lasciando/happy birthday to you”: hai capito il regalo di compleanno originale? Il duo milanese Le tendenze mette lì una canzone che sa di notturno e anche di fregatura, Bugiardo (Happy Birthday), con un po’ di cambi di scenario e di atmosfere sonore.
«Lo scenario è quello di una persona vagante di notte in città nel tentativo di liberarsi da pensieri rivolti ad una ‘lei’, una relazione che non funziona più. Tra monologhi e ricordi il protagonista decide di lasciare la ormai ex amata proprio il giorno del suo compleanno… Nel brano spiccano le venature pop, indie e da cantautorato. Abbiamo condito e suonato il brano con svariati strumenti: dalle chitarre elettriche alla batteria, al basso fino a synth analogici di svariate epoche».
Seryo, “C’è posta per te”
Un filo di hip hop ci va, a questo punto. E ci pensa Seryo, che però immerge le sue atmosfere urban in suoni di pianoforte, almeno sulle prime. C’è posta per te è un singolo parecchio calato nell’attualità, canzone-manifesto del nuovo progetto discografico di Nicola Cavallaro, previsto entro la fine dell’anno.
Dopo la partecipazione a The Voice France nel 2017 e a X Factor Italia nel 2019, Cavallaro torna alla musica con una nuova identità che svela un progetto musicale inedito a cui l’artista è arrivato grazie a un lungo lavoro sul suo approccio a musica, scrittura e interpretazione.
Nicol, “Ritornerai”
Umore pessimo ma anche speranze all’orizzonte quelle che canta Nicol in Ritornerai. La cantautrice indie nata a Vicenza scrive una canzone fortemente autobiografica e piuttosto claustrofobica.
«Entrando in studio dico: “Oggi non registro” – racconta Nicol – ero a pezzi, ma il mio producer Bias ha iniziato a suonare e non c’è stato bisogno di scrivere nulla, davanti al microfono ho vomitato tutto in una take. Quel giorno avrei potuto tenere tutto dentro, ma ho deciso di lottare e così è nata “Ritornerai”. Alla fine non è ritornato nessuno. Perché “Ritornerai” è dare tutto pur sapendo che in certi momenti potrebbe non essere abbastanza. “Ritornerai” è non avere paura di chiedere a qualcuno di tornare, pur sapendo che potrebbe non farlo».
Amedeo Preziosi, “Mai più”
Amedeo Preziosi la butta in polemica fin dalle prime barre di Mai più, per un’attitudine confrontational che si pensava confinata a decenni passati. E invece.
“Mai più è un brano molto personale, un brano che parla di me, di quello che ho passato e di quanto io stia lottando per ottenere ciò che voglio. Ho voluto raccontare di quanto sia complicato crearsi una credibilità in questo mestiere, intendo una reale, e non fingersi quello che non si è. Ho voluto raccontare che – per quanto sia difficile – bisogna sempre inseguire i propri sogni, anche quando si ha tutti contro: non è importante che gli altri credano in te, l’unica cosa che conta è che sia tu a crederci”.
Acaro, “Hikikomori”
E chiudiamo in bellezza: le depressioni e le soluzioni autistiche di Acaro si scaricano tutte su Hikikomori, il nuovo singolo. Una canzone che non nasce con intenti sociali, tutt’al più social.
“Hikikomori” non vuole denunciare il problema, non vuole sensibilizzare, ne insegnare qualcosa. L’ho scritta sperando che qualche hikikomori la possa ascoltare e magari apprezzare per ciò che è. Mi sento per indole e stili di vita molto vicino alla tematica, per questo mi sono sentito a mio agio nel volerne parlare. La competizione fuori è alta, a tutti è capitato di non trovare spazio, di voler solo dormire, chiudersi in casa e non uscire. Consapevole che solo la musica mi possa salvare, faccio un respiro profondo e faccio il primo passo fuori dall’uscio di casa. P.S. Vorrei davvero sopravvivere abbastanza da essere salvato dalla tecnologia, tradurre il mio pensiero in dati e vivere per sempre online.»