#incontrixsingoli: le canzoni che accendono la fiammella

C’è una Joan Thiele in black&white in copertina della nuova #incontrixsingoli: giusto un giorno dopo San Valentino, siamo già qua a offrirti consolazione per il tuo cuoricino spezzato. Alla faccia del tempismo.

Joan Thiele feat. MACE, “Cinema”

Particolarmente morbida e languida, Joan Thiele mette lì un nuovo singolone, Cinema, in associazione con MACE. La cantautrice con sangue sudamericano nelle vene racconta al proprio partner di non avere più tempo, mentre i suoni si fanno avvolgenti e un po’ funkettini. Il singolo ha anche un lato B, Futuro Wow, che insieme a Cinema va a comporre l’ultima uscita Atto I – Memoria del Futuro.

Petrolà, “A piedi la notte”

Molto romanticone proprio di indole, Petrolà mette lì un nuovo singolo dal titolo A piedi la notte. Con qualche problema geometrico: “Faccio un cerchio in un rettangolo di letto che c’è”. Va be’ l’amore genera confusione, anche in campo matematico-scientifico.

Il pezzo è stato realizzato con la produzione artistica di Nazario Di Liberto e ci accompagna in una passeggiata notturna in chiave tipicamente pop che si fonde all’elettronica. “La notte è mistero, tutto cala meno la voglia di viverla. Una storia, la smania di non poter sopportare il silenzio. Nella consapevolezza che tutto ti toglie il respiro, trovare conforto nel buio e nei colori della notte. Bastava solo uscire la notte per vivere ed immaginare un mondo, questa volta senza lei. Non bisogna mai dimenticare che noi stessi siamo la nostra risorsa e che la vita in sé possiede la gioia di essere“.

Riko Noshi, “Au revoir”

Sa un po’ di quarantena e un po’ di addio Au revoir, il nuovo singolo di Riko Noshi. Atmosfera molto notturna e anche un po’ tristanzuola, con tonnellate di introspezione in salsa rap. Riko Noshi è un artista urban della provincia di Salerno dalle sonorità chill/trap. All’attivo ha un ep prodotto da Valerio Nazo datato 2017. Nel 2020 pubblica numerosi singoli su Spotify.

Spera, “Cobain”

Ricordi d’adolescenza, tra rock e traumi sparsi per Spera, all’interno del nuovo singolo Cobain. “Cobain è stata scritta in un momento di transizione musicale per me avvenuto dopo un anno in cui non scrivevo più e ho cercato di fare un passo indietro. Ho fatto dischi rap e anche trap, ma vengo dall’ascolto di gruppi rock anni ’90 come i Nirvana e tutto il filone classic rock, quindi ho ricominciato a dedicarmi a questi gruppi e da qui è nata Cobain. 

È stata scritta di getto, non ragiono mai troppo sulle canzoni, sono del parere che la giusta canzone debba essere scritta in un paio d’ore al massimo e così è stato. Questa traccia, effettivamente, parla proprio del mio passo indietro a livello musicale, ma guardandomi indietro mi è venuto spontaneo anche riportare dei ricordi e delle citazioni di quegli anni, prendendo quindi anche l’aspetto di una biografia. La produzione è grunge curata da Luciano Lamanna e Samura, con l’aggiunta di tutto quello che ho fatto fino ad ora a livello artistico e di conseguenza c’è richiamo al rap e al pop“.

Ave Quasàr, “Bene & Pace”

Oddio, qua si va sullo psichedelico. E del resto un filo di lisergia può anche essere una buona cura per un amore infranto: Bene & Pace è il nuovo singolo di Ave Quasàr, progetto creato da Luca Grossi e Fausto Franchini, un flusso di coscienza che parla di un amore disturbato dai media e dalla comunicazione ossessiva in chat. Un ritratto di un periodo complicato per un progetto che affonda le radici nell’elettronica tedesca e inglese degli anni Zero, nei dischi dei cantautori italiani anni Sessanta e Settanta e nelle sperimentazioni e divagazioni della musica strumentale.

RGB Prisma, “Sparirò”

E siccome siamo in vena di sperimentale, ecco Sparirò, nuovo singolo del progetto RGB Prisma, con il featuring di Devi Tensione. Nato dall’incontro di Stefano De Vivo e Claudio La Rocca, in arte Sup Nasa, il progetto nasce da una collaborazione pluriennale.

Sparirò è stato il brano che ha dato origine al disco. Dopo che Devi Tensione ci aveva mandato il suo provino, del tutto inaspettato, avevamo capito che il disco doveva cambiare forma e passare dal suo stadio originale di EP strumentale a qualcosa di più articolato. “Sparirò” è un esperimento, un gioco di ricerca, un esercizio di fiducia. Un brano che ci ha permesso di capire la direzione del progetto, l’apripista del disco e, probabilmente, il pezzo al quale siamo più affezionati. Ci è sembrato giusto condividere con tutti questo come primo brano, cercando di ripercorrere il sentiero che ci ha portato al disco per intero.

Federica Abbate, “Se non fosse”

Se non fosse (Carosello Records) è il nuovo brano di Federica Abbate e segna il primo capitolo del nuovo progetto della cantautrice, dove autoironia e fragilità si fondono. Il singolo, parla di una fragilità intesa come la dipendenza dagli altri: “che ne sarebbe di me se non fosse per te” canta infatti Federica. Affidarsi a qualcuno dà un senso di sicurezza, ma dall’altra parte provoca un senso prossimo di pericolo e autodistruzione. 

A tal proposito Federica commenta: “Siamo abituati in quest’era digitale a essere sommersi da continui stimoli a vedere intorno a noi milioni di opportunità’ inesauribili da cogliere, tanto dal sentirci, nel momento in cui scegliamo qualcosa, esclusi da tutte le altre. Lo stesso avviene nelle nostre vite sentimentali, dove spesso viviamo la stessa dualità senza risolverla mai appieno.”