Come già sai, ogni tanto TraKs, in collaborazione con Associazione Stòff e Black Pois Promotion, ti regala estratti di alcuni dei concerti che l’OFF di Modena tiene durante la propria stagione, con nomi come Marta sui Tubi, Paolo Benvegnù, Pan del Diavolo, Tiromancino, FASK, Marlene Kuntz (puoi vedere tutto qui).

Le riprese, spesso oniriche e coraggiose, sono di Francesco Zeno Boni, che abbiamo intervistato.

Puoi spiegare chi sei e come sei arrivato alla fotografia e alle riprese video?
Sono arrivato alla fotografia per passione, come tutti. Ho una formazione di tipo tecnico e ho sempre sentito il bisogno di bilanciare sul lato artistico / umanistico. Per una serie di scelte e coincidenze mi son trovato a dire “ora o mai più”, quindi ho pianificato ben bene il mio salto nel buio e dopo tre anni non sono pentito della scelta fatta.
Non mi considero un artista, è una parola troppo inflazionata: mi piace fare foto perché mi permette di entrare in contatto con mondi che altrimenti sarebbero chiusi, incontrare persone e ambienti nuovi, lavorare su me stesso e sulle emozioni. Più che artista mi sento curioso.
Per noi di TraKs hai fatto riprese di gente come Marlene Kuntz, Marta sui Tubi, Benvegnù… Ma chi è l’artista o gli artisti che ti hanno emozionato di più, nel corso della tua carriera?
E’ difficile fare una classifica, la vicinanza al palco trasmette di per sé una grande emozione. Forse quelli che preferisco sono Bugo e i FASK, sono portatori sani di energia e sono contagiosi, ed è impossibile non fare buone foto. In generale mi piacciono tutti quei musicisti che sorridono, si divertono e lo fanno vedere, fanno uno dei lavori più belli del mondo ed è bello quando riescono a mantenere quella carica.
Amo molto anche Benvegnù e la Donà, hanno un cuore gigantesco e i loro concerti sono quasi terapeutici.

Con chi, invece, hai avuto i problemi maggiori?

Problemi da parte dei musicisti non direi.. ho visto fotografi cazziati per il troppo uso del flash. A me non piace usarlo, sia perché non lo so usare, sia perché rovina tutta l’atmosfera del palco. Qualche musicista mi ha lanciato qualche occhiataccia, a quel punto lo lascio stare per un po’ e poi decido se ricominciare a fotografare o no. In genere capisco quando “secondo lui” l’ho fotografato abbastanza.
A volte invece ho avuto problemi con il pubblico, che con certi gruppi è abbastanza agitato ed è importante avere solide transenne alle spalle. Se invece non ci sono transenne capita di dare le spalle al pogo e prendere qualche botta, ma per fortuna mi è sempre andata bene.
Oltre alla musica, quali altri soggetti preferisci?

Amo il reportage, che può essere quello matrimoniale o di backstage o di eventi: in pratica tutto quello che è legato all’azione e alle persone. La fotografia per me è un modo per essere partecipe e andare all’essenza, mettere a fuoco una cosa piuttosto che un’altra. Come diceva Bresson, è un modo di vivere. Anche attraverso le vite degli altri.

So che hai allestito una mostra di recente… Dove e quando possiamo venire a vedere le tue foto?
Giusto sabato ho inaugurato una mostra con le foto che ho fatto ai concerti del 2015 in una sala prove a Casa Corsini, a Fiorano Modenese. Ho fatto una selezione di big italiani mischiati a musicisti modenesi, perchè Modena è molto ricca di eccellenze locali, non solo gastronomiche, e ci tenevo a metterle in luce. Resteranno esposte per un po’ di settimane e il periodo natalizio può essere l’occasione per una visita, anche solo per smaltire i vari cenoni :)