Jocelyn Pulsar, “4 canzoni senza atmosfera”: recensione e streaming
A più di anno di distanza da Stereolocale, Jocelyn Pulsar torna con 4 canzoni senza atmosfera, nuovo ep del cantautore forlivese, artista “cult” della scena cantautorale lo-fi italiana.
Completamente registrato in casa come il precedente ‘Stereolocale’, anche questo ‘4 canzoni senza atmosfera’ è un lavoro fortemente autobiografico, seppur meno crepuscolare del precedente: si percepisce invece il tentativo di entrare in una fase nuova, post-separazione, che è comunque il filo rosso che accomuna entrambi i dischi, che possono essere considerati l’uno la naturale prosecuzione dell’altro
Jocelyn Pulsar traccia per traccia
Canzone tranello Il bassista dei Doors (i Doors non ce l’avevano, il bassista), ma anche canzone filastrocca, con un’anima gentile e un po’ di wah wah nel finale.
Voce un po’ incerta e idee lo-fi per Io me le vivo male le cose, che fornisce un’altra dose di quotidianità condita con sensazioni acustiche. “Finito il tempo dello stare insieme/la solitudine è bella/se non la conosci bene“: insomma bello stare da soli, ma senza esagerare.
Questioni di antiche ex che guardano le storie su Instagram aprono Quello simpatico, che segue altri percorsi intimi e variegati, sempre con qualche tocco di fantasia.
Un desiderio e una speranza per il futuro arrivano con l’ultima traccia Tu tornerai da me, che cita Bruno Lauzi e instilla qualche nota positiva in un contesto complessivamente malinconico.
Le canzoni tranquille ma qualche volta dolorose di Jocelyn Pulsar hanno un certo fascino e una certa qualità che tiene insieme questo ep, forse un po’ fuori moda a livello sonoro, ma ricco di sostanza.