Formalismi è l’esordio de La macchina di von Neumann. Nata nel 2014 a opera di Davide Magni (chitarra), Francesco Lissoni (chitarra), Stefano Camboni (basso) e Samuel Nicoli (batteria) la band, grazie alla pubblicazione dei primi due ep autoprodotti, s/t del 2014 e Buona Musica! del 2015, ha condiviso il palco, tra gli altri, con Bologna Violenta, Cabrera, Valerian Swing, Kubark, Rise Above Dead, Electric Ballroom, Mexican Chili Funeral Party.
Formalismi è stato registrato ad agosto 2017 presso il 33Hz Studio di Trezzo sull’Adda da Davide Magni, che poi si è occupato anche del mix. Il mastering è stato realizzato da Andrea de Bernardi presso lo studio Eleven Mastering. Le grafiche sono opera di Andrea Camboni. Composto da otto tracce, “Formalismi” ha durata di 35 minuti
La Macchina di Von Neumann traccia per traccia
Si parte a bordo di istinti psichedelici, quelli di Qui una volta era tutta campagna, non troppo aderente ai luoghi comuni e molto di più ai suoni anche estremizzati della chitarra.
Più pacifico il percorso di Arturo, che ha ritmi addomesticati sulle prime, benché poi presti il fianco a un’esplosione di suoni nella parte centrale.
Si risale alti nelle ottave per raggiungere L’estate del ’76, periodo evidentemente tempestoso, a giudicare dal brano, che lotta e combatte fino a trovare una coda finale più placida e malinconica.
Legna del mattino si costruisce un pezzo per volta, aumentando il volume delle sonorità man mano che si procede, per un classico pezzo che sa di post rock.
¯\_(ツ)_/¯ ha un titolo che è fatto apposta per mettere il difficoltà il tuo recensore (ma per fortuna hanno inventato il copia e incolla). Si tratta di un pezzo contenuto nei toni e nei modi e con un velo sottile di malinconia appoggiato sopra.
Si recupera potenza con Trattore, ma non subito: l’ingresso nel pezzo è ragionato, ma la ragione si perde e si sceglie la via della potenza da metà in avanti.
Con Purovška si procede a togliere il “post” dall’etichetta post rock: è un brano che rockeggia a tutto tondo, pur essendo soltanto strumentale, e pur declinando per discese malinconiche verso il centro del pezzo. Ma il finale è decisamente isterico.
Si chiude con Lipsia, altro brano costruito in crescita e furibondo il suo.
Ottimo esordio per La macchina di von Neumann, che pur senza stravolgere gli stilemi del genere pubblica otto tracce ispirate e molto potenti.