Goa-Boa Festival è quasi giunto al termine, così come questa lunga estate caldissima. Uno degli ultimi appuntamenti del festival genovese dedicato alla musica in ogni sua declinazione è stato quello di venerdì 16 settembre, sempre nella consueta location dell’Arena del Mare al Porto Antico, insieme a due delle realtà più interessanti della scena, ognuna nel suo spazio: La Rappresentante di Lista e Tananai. Entrambi consacrati al pubblico mainstream dopo l’ultimo Festival di Sanremo, anche se con percorsi differenti, i loro singoli di riferimento sono diventati veri e propri tormentoni conquistando le vette delle classifiche, con buona pace di chi invece all’Ariston non li aveva del tutto capiti.
La serata inizia con una giovane promessa ligure, Saverio: il suo look e la sua voce sono di quelli che difficilmente si riescono a ignorare, anche se stai chiacchierando con gli amici in attesa che inizi il concerto del tuo artista preferito. Saverio Tessore, vero nome dell’artista, dalla provincia di Savona ha intrapreso fin da giovanissimo il suo percorso musicale, avvicinandosi alla scrittura: Satelliti e A chi spetta il cuore sono i brani che si possono ascoltare sulle piattaforme digitali, e che sicuramente saranno solo l’inizio di un percorso interessante per uno dei giovani talenti che più ha attirato l’attenzione in questa edizione 2022.
Cambio palco, un po’ di ritardo ma ecco arrivare il turno di Tananai: piccola peste è il significato del nome d’arte di Alberto Cotta Ramusino, classe 1995 e una storia divertente da raccontare per chi ancora non lo conoscesse: con il suo brano Sesso Occasionale è arrivato ultimo a Sanremo, senza perdere mai il sorriso e l’entusiasmo. La sera della finale, una volta proclamati i risultati, ha brindato orgoglioso ai traguardi raggiunti, senza sapere che di lì a poco ogni sua canzone sarebbe diventata un disco di platino. Arriva sul palco con lo stesso sorriso impunito che ricordavamo, inizia a cantare e a mandare in estasi il pubblico che è arrivato anche per lui all’Arena del Mare. Come quasi ogni artista che per la prima volta si trova a suonare su questo palco, rimane affascinato dal passare delle navi proprio dietro al palco, incitando un traghetto a suonare in segno di saluto.
Ha voglia di chiacchierare e di scherzare, non solo di cantare, ma quando lo fa tutto il pubblico gli va dietro. Esagerata, Sesso Occasionale, Calcutta, Ichnusa e l’immancabile Baby Goddamn sono solo alcuni dei brani proposti, tra ultimi successi e perle degli esordi, trattati tutti con la medesima ironia. Sul palco, Tananai è emozionato e felice, sembra aver trovato il suo posto e, verosimilmente, per un bel po’ continueremo a scovarlo in vetta alle classifiche con lo stesso sorriso di chi sa che prendersi troppo sul serio fa male alla salute. Meglio cantarci su.
Cambio palco un po’ più complesso per accogliere La Rappresentante di Lista: oltre a Dario e a Veronica c’è uno schieramento di musicisti pronto a regalare quelle che sono state alcune tra le emozioni più forti di questa estate di live, almeno per chi scrive. Risulta infatti difficile mantenere calma e concentrazione di fronte a due artisti che sono in grado di scrivere brani e portarli in scena facendo piangere e ballare allo stesso tempo, emozionando senza sosta dalla prima all’ultima nota.
A salire sul palco per primo, con le luci ancora quasi spente, è Dario, che intona con la sua chitarra e la sua grinta il brano La Rappresentante di Lista, che ha dato il nome al progetto musicale, per poi continuare con Veronica al suo fianco con Alieno e V.G.G.G.: ed è subito show. T-shirt nera, con la scritta in rosa Palermo per lui ed Erotica per lei, iniziano a muoversi sul palco e a intrecciare corpi e anime come veri maestri. Non mancano le provocazioni, non mancano le sensazioni di star assistendo a qualcosa di giusto e necessario. La scaletta corre veloce, contenendo pezzi dal valore incredibile come Resistere e Questo Corpo, passando per le hit Diva e Amare, che anche se maggiormente mainstream non sono da meno, fino ad arrivare al momento dei saluti, forse un po’ troppo in fretta.
A chiudere lo show è immancabilmente Ciao Ciao, in una lunga versione per poter far cantare e ballare tutti insieme ancora un po’. Intorno tanti sorrisi e tante lacrime, ci si guarda negli occhi con chi è accanto per capire se quel che ha fatto impazzire il nostro cuore somiglia a quello che ha sentito anche chi era vicino a te. La sensazione è un po’ quella di una piccola ma potente scossa di terremoto: vedi il lampadario muoversi, senti la gambe tremare, ma per sicurezza chiedi se anche gli altri lo hanno sentito. E al cospetto di Dario e Veronica, senza dubbio, la risposta non può che essere un sì.
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