Esordio su distanza lunga per i Neraneve, band romana di rock-pop guitar oriented che ha registrato il disco Edere al Pentatonic Recording Studio e lo ha pubblicato in free download qualche settimana fa.
Si parte con Ai più grandi artisti italiani, ballata rock con motivi piuttosto standard. Pronostici accelera in parte i ritmi, pur senza uscire del tutto da alcuni luoghi comuni pop.
La chitarra prende possesso della scena con Sul Pavimento dell’Oceano, che accoglie influenze rock molto robuste, avvicinandosi a passaggi metal.
Si rallenta con Aria, ballatona classica che però in seconda battuta si anima e accelera i ritmi. La title track Edere torna a picchiare un po’ di più, con una ricerca sonora più diversificata.
Nuove evoluzioni rock su Fammi male, con la batteria e la propensione ad alzare il volume in evidenza. Fotosintesi conserva una certa quantità di aggressività, pur con pause tra un’ondata e l’altra.
Con Luci il ritmo si abbassa e lo sguardo si allarga, con la chitarra di nuovo al centro del discorso e un’evoluzione progressiva che pone il brano fra i migliori del disco.
La stessa considerazione non vale per la non troppo brillante Ruggine. Niente di memorabile neanche in Scusa, e nulla di particolarmente travolgente si registra nemmeno ne La Ninna Nanna degli addii, che chiude il lavoro.
Il disco non brilla per eccessi di immaginazione, ma quando la band accelera lascia intravedere margini di miglioramento possibili. Certo i cliché da lasciarsi alle spalle non sono pochi.