Quattro anni dopo Zorn tornano gli Eva’s Milk, band nata nell’ormai lontano 2002 e passata attraverso svariate avventure nel corso degli anni. Il disco nuovo, autoprodotto ma con il contributo al mastering di Chris Hanzsek (Melvins, Soundgarden) si chiama come la band.
Pendulum ci introduce con suoni western rock a cavallo dei quali arrivamo all’incirca a metà brano: poi scatta la fase meditativa e più melodica.
Curiosa senza dubbio Odio i Rockets (ove l’oggetto dell’odio in questione si suppone non sia la squadra di basket NBA, bensì l’omonimo gruppo francese che per un po’ ebbe successo anche da noi esibendosi con le facce pitturate d’argento) molto aggressiva e tirata.
Si passa a ritmi più contenuti con Patti coi Luciferi, breve avventura semiacustica prima della piuttosto roboante Consolamentum, che si muove tra atmosfere metal molto rumorose e consistenti.
L’alternanza tra rock molto robusto e atmosfere molto più tranquille prosegue in Justine, che si muove in modo piuttosto tranquillo anche se con qualche punta di inquietudine.
Il mare sordo apre con una voce similrappata e poi si diffonde su un rock medio guidato dalle chitarre. Si alza di nuovo il volume con Toy Boy, mentre L’orrore si veste sottile si riveste di rock classico, con qualche punta quasi rockabilly.
Badishù corre un ritmo medio nonostante un supporto di chitarra piuttosto robusto. Doombooh torna a occupare la scena con oscurità metal e con qualche invenzione disseminata lungo il percorso.
Fontanelle apre con rumoristica varia ma è anche uno dei pezzi più tranquilli del disco, oltre che totalmente strumentale e dominato da un’ottima prolusione di chitarra. Non cala l’intensità con Lì è il domani, pezzo d’autore su chitarre furenti.
In molte tracce la voce risulta piuttosto penalizzata, senza avventurarsi a capire se sia colpa del cantante, del mix o se si tratti di un effetto voluto. La band piace quando alza i giri ma anche quando rallenta in maniera conscia: può spiazzare l’alternanza continua di sonorità, ma la ricerca di varietà non è mai nociva.