Gli Zail sono un duo nato di recente a Berlino da “genitori” italiani, che ha cercato di assorbire le qualità della capitale tedesca e dell’indie rock di stampo anglosassone fornendone una propria versione personale con l’esordio, Worthless ep.
Dopo un’Intro dai toni piuttosto fantascientifici, si passa al sound concreto di AAX: c’è l’elettronica, ci sono le chitarre e non c’è la voce, se non per cori quasi bianchi a fare da contorno e per una frase sul finale.
Con Memories le voci invece tornano, per quello che è un robusto pezzo rock a tutto tondo. Atmosfere decisamente dark anche per Open this and wait, che oltre a tratteggiare un ritratto oscuro apre le porte a qualche influsso noise/industrial appena accennato e con voce femminile a completare il quadro.
Meno estrema e sperimentale Golden leg, che si butta addirittura sul versante analogico (magari finto, ma suona analogico), contraddicendo gran parte di ciò che si è appreso fin qui nell’ep.
Si torna in ambienti più consueti ed elettronici con Little storm, una piccola tempesta con chitarre, cori e qualche spruzzata di Depeche Mode.
Ci si spinge un po’ più in là, al limitare di territori techno e dance con il finale, Tom & Jerry, uno strumentale ben costruito da quasi 4 minuti.
Buoni i ritmi, buoni i suoni e buono il modo di mettere il tutto insieme per fornire una visione coerente: tenendo conto che si tratta di un esordio, Worthless ep offre un vasto numero di promesse che andranno mantenute.