[soundcloud url=”https://api.soundcloud.com/playlists/197751972″ params=”color=ff5500&auto_play=false&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false” width=”100%” height=”100″ iframe=”true” /]

lascimmiaLaScimmia nasce a Treviso nel gennaio del 2015. Il gruppo, inizialmente composto da Gabriele Marino alla voce e chitarra, Federico Scuderi al basso e Andrea Albani alla batteria, accoglie poco dopo Enrico Poletto alle tastiere.

Dopo intensi mesi estivi in sala prove LaScimmia è pronta per registrare il disco omonimo, ed entra al “Lignum Studio” di Villa del Conte (Padova). Qui grazie a Massimo Berti e Giulio Ragno Favero sono incise, in cinque giorni di presa diretta, le undici tracce dell’album.

LaScimmia traccia per traccia

La prima traccia è Galassie e deserti, che apre con parole recitate, seguite da un drumming preciso e un cantato oscillante. La canzone cresce in potenza, facendo emergere ricordi dell’hard rock dei Seventies così come dei 90s del grunge.

Delirio di onnipotenza al contrario si dimostra molto concreta e asciutta. L’aggressività distribuita da chitarra e drumming ne fa un pezzo molto tirato a dispetto di un ritmo non altissimo.

Tempokane rallenta e si scopre tagliente pur senza riempire troppo le casse di suoni, almeno sulle prime. Al contrario il pezzo cresce con l’andare delle battute e sfocia in un trionfo quasi noise. Fiori nuovi, breve e già scelta come singolo, martella con continuità, fino ad aperture piuttosto esplosive. Sciabordii e tranquillità aprono Il mare, ballata obliqua e stravagante.

Segue Altopiani, rumorosa e a struttura aperta. Il pezzo permette il proscenio a elementi diversi, ora l’elettronica, ora la voce, ora il pianoforte, ora una chitarra molto “indie”. La verità sta nel pezzo cambia frequenze ma fa sì che la manopola del volume resti settata verso l’alto.

Legione apre con effetti piuttosto estremi, salvo poi lasciare spazio a una chitarra particolarmente aggressiva. C’è bisogno di una pausa, ed ecco Come stanno le cose. Che è pausa soltanto a livello sonoro, pianoforte e tutto, mentre il testo non si calma per niente.

Krakatoa torna a picchiare, con le linee del basso in bella evidenza. Anche la voce fa decisamente il suo, in un pezzo urlato ma controllato. Il disco chiude con Vado a ballare la techno, curiosa ballata elettrica con risvolti psichedelici.

Ci sono intensità e vibrazioni nel disco de LaScimmia. C’è anche una certa sfrontatezza che non fa mai male, ci sono testi pensati e c’è un risultato complessivo che non può non colpire.

Se ti piace LaScimmia assaggia anche: The Gluts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi

sungaitoto toto togel deposit 5000 toto slot situs toto situs toto situs toto bo togel terpercaya