Quando chiami il tuo gruppo Le Scimmie Eclettiche vuoi già trasmettere un messaggio chiaro fin dalla partenza: per esempio quello dell’eclettismo, della capacità di saltare da un genere all’altro senza troppi problemi. E poi che vuoi divertirti come una scimmia: ed è questo, in estrema sintesi, il contenuto di Scimmiology ep, il lavoro d’esordio della band.

Le Scimmie Eclettiche nascono nel 2012 a Città di Castello (PG): e le informazioni biografiche finiscono sostanzialmente qui, salvo che la band è composta da quattro membri e che oltre al gusto per svariati generi musicali (rock, jazz, blues, funk e qualche altro di sicuro) è assai probabile anche una forte vena cinematografica in chi scrive i testi.

Le Scimmie Eclettiche traccia per traccia

Budella elettroniche apre il discorso con una prima parte che prende direzioni math rock/jazzcore con una suoni versatili e sfuggenti. Poi entra il cantato e le cose si fanno più dure e dirette. Delirio conferma le prese di posizione e parte aggressiva fin dalle prime battute, con testi scientifico-surreali, notevoli sgasate del basso e un assolo di chitarra tra blues e rockabilly.

Un colpo in testa da una mazza sporca di sangue si districa tra descrizioni cinematografiche di aggressioni e un sound molto fluido e rapido, con qualche immersione nel funk-blues. Lo scheletro rattrappito prosegue su background da film, questa volta passando dall’hard boiled al noir, sempre contando su soundscapes di grande energia e fluidità.

Si prosegue su testi non particolarmente ottimisti con Padre Whisky, cui però fa riscontro un suono sempre brillante e talvolta scintillante, con la chitarra qui protagonista. Si chiude con la stridente Panico verde, che dopo aver forzato la mano nella prima parte del brano, sembra calmarsi per qualche attimo, salvo esplodere di nuovo in evoluzioni rumorose e tirate luddiste.

Eclettismo e divertimento, si diceva: entrambe le componenti sono piuttosto presenti nei sei brani del disco, che mette in mostra le possibilità strumentali del gruppo ma anche la capacità, non scontata, di non voler strafare. Un ottimo primo passo, capace di sorprendere.