Lei, (No) innocence, “Innocence”: la recensione

Innocence è il primo lavoro di Lei, (No) innocence. Composto da innumerevoli strati e concepito come un’opera unica divisa in 10 movimenti, Innocence è elettronica mutevole; dark ambient, venata di dolcezza.

Le fonti sonore sono perlopiù di natura analogica (archi, piano, chitarre, batterie acustiche, field recordings), benché destrutturate. Fragori digitali offuscano i dettagli, opportunamente velati, ma pur sempre presenti, vivi, striscianti.

“Quasi inconsapevolmente, abbiamo attinto dal lavoro che stavamo facendo per vivere le nostre vite (piuttosto che il contrario); queste si sono fatte più violente, intense.”.

Il concetto alla base del lavoro viene ampliato dal vivo, tramite l’uso di visual espliciti, pornografici. Il montaggio serrato di pellicole rinvenute in formato super 8 (in seguito digitalizzate), databili intorno alla fine degli anni ’60, svela, perverte e contemporaneamente si nutre della dualità del progetto.

Lei, (No) innocence traccia per traccia

Il lavoro si apre con Else, meno di tre minuti in cui si attraversano fasi di contrasto tra dolce e aspro, di frizioni industriali e di senso di immanenza.

Voci umane appena accennate fanno capolino in Windblown, che ha un passo pesante e un sapore di new wave.

Purple fa viaggiare l’ascoltatore in un mondo venato da sonorità industrial, con brevissimi loop e sussurri. La breve Leaves Her fa più che altro da intermezzo.

Otherwise rimane quasi sulla soglia, suggerisce invece di imporre, offre un transito. In Almost ci sono voci di bambini che giocano, e uno scintillìo che pervade le cose, come un’alba che sorge.

Mantiene ciò che promette Speak Low, altro brano sottovoce e con sonorità sfumate. Un velo di malinconia permea invece Nice, a cui fa da contrappunto qualche accelerazione isterica e un crescere graduale.

Still si fa sotterranea e vive di piccoli strappi. Si chiude con Prayer, una preghiera piuttosto singolare che si dipana con una ritmica irregolare e un finale brusco e inaspettato.

Pur non avvertendo il flusso di sensualità che il progetto prevedeva, Lei, (No) innocence pubblica un disco ricco di emozioni accennate, di percorsi suggeriti, di morbidezze ma anche di contrasti. Un lavoro decisamente interessante.

Genere: ambient, elettronica

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