Window (Warner Music Italy) è l’ep di debutto di Les Votives, anticipato dal singolo Feel Alright, uscito il 28 marzo e disponibile anche in radio, il progetto d’esordio della band milanese è una finestra per affacciarsi sul mondo di Les Votives, un primo scorcio con il quale si presentano per raccontarsi e raccontare il loro immaginario nelle sue mille sfaccettature, come si può notare dai titoli dei brani che ne compongono la tracklist.
Riccardo Lardinelli (voce e chitarra), Angelo Randazzo (batteria) e Tommaso Venturi (basso) si presentano con un progetto che racchiude le sonorità delle grandi icone del secolo scorso unite alle ispirazioni del presente, tra eleganza e ribellione con uno sguardo aperto verso nuove prospettive, come una giovane rock band sa fare.
La copertina di Window incarna lo spirito dell’ep catturato dallo sguardo del visionario fotografo Francis Delacroix (quello della canzone di Lucio Corsi, per capirsi); da dietro le linee nere di una veneziana si scorge un trio decisamente insolito ed eclettico. Una bambina dai capelli arruffati e lo sguardo assorto siede su una flight case accanto a una chitarra rosso fuoco dello stesso colore dello sfondo, davanti ai due soggetti un dalmata attraversa la scena e la completa con eleganza e curiosità.
Les Votives traccia per traccia
Tutta la carica 90s della band si sprigiona fin dalle prime battute di Priscilla, singolo a tutta velocità per evidenziare i legami con la rinascita rock di quel decennio lì, con quel sound che all’epoca suonava rivoluzionario benché facesse a sua volta riferimento agli anni Settanta.
Si abbassa il ritmo con una più morbida Feel Alright, non tanto da diventare una ballad, ma abbastanza per un mid-tempo con qualche pausa meditativa, senza rinunciare a chitarra e batteria però.
Torna su ritmi sostenuti I Don’t Care, sempre caratterizzata da una certa sfacciataggine nella proposta. Il pezzo sale anche di tono e alza la voce, mettendo in mostra una buona energia. A metà disco ecco Pretty, che fa pensare ulteriormente a Strokes e compagnia, con ottime vibrazioni.
Supernaturally si mette in luce con un bel suono di chitarra un po’ bowieiano, capace di guizzare con agilità. Viaggia pancia a terra Falafel, sostenuta da un drumming rumoroso e continuo, a spazzare via dubbi e incertezze.
Si chiude con la già ascoltatissima Monster, brano piuttosto picchiato e aggressivo, che è servito a chiarire l’identità della band e funziona ancora bene ora che le carte sono tutte sul tavolo.
Con dei presupposti musicali ben evidenti, Les Votives confermano di sapere quale direzione prendere con un ep rapido e compatto, coerente dalla prima all’ultima nota e anche molto divertente, il che decisamente non guasta.
Genere musicale: rock, pop
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