Elisa Rossi ha pubblicato qualche tempo fa il proprio secondo album, Il Dubbio, anche se è stato un brano recente, Pensi sia possibile?, a far sì che la cantautrice riminese ma romana d’adozione si aggiudicasse la targa offerta dall’associazione “MuoviLaMusica”.

Il brano è stato per l’occasione presentato in una veste minimale e allo stesso tempo di grande impatto emotivo grazie all’accompagnamento del chitarrista Daniele Fiaschi (Diodato, Marina Rei e molti altri). Ecco la nostra intervista con Elisa Rossi.

Partiamo dal video: perché hai scelto di proporre la versione dal vivo di “Pensi sia possibile” come singolo?

Questa “speciale” versione chitarra e voce è stata pensata per la partecipazione al Premio Bianca D’aponte. Volevo una versione del brano più semplice e suggestiva possibile e Daniele Fiaschi ha curato l’arrangiamento.

Credo che siamo riusciti a far arrivare un progetto e concetto di minimal music puntando sul gusto e la sensibilità musicale, e di questo siamo molto contenti.

Mesi dopo l’uscita de “Il dubbio”, come vedi in prospettiva il tuo album? Ci sono cose che correggeresti oppure lasceresti tutto com’è?

Lascio assolutamente tutto com’è e com’è stato, sono molto fiera di questo album come del primo “Viola Selise” perché entrambi racchiudono un percorso non solo professionale fatto di persone che ci hanno lavorato collaborato, suonato, ma soprattutto di un percorso di crescita che mi ha portato a voler dare sonorità diverse
alle mie canzoni…

E’ essenziale, secondo me, farsi influenzare e affascinare da stili
diversi, e io ne sono alla continua ricerca.

So che X Factor appartiene al tuo passato e che hai scelto strade decisamente diverse, ma come giudichi la polemica recente sul velocissimo oblio che tocca gli ex vincitori?

Questa polemica c’è sempre stata, ma trovo molto più assurdo che il vincitore di un programma vada di diritto tra i big di Sanremo…trovo assurdo che “BIG” in Italia significhi vendite in un paio di mesi e non percorso e SPESSORE artistico.

Ecco perché l’oblio è una voragine che ha sempre fame di facile popolarità.

Hai già materiale pronto per eventuali nuove uscite? Se sì, ci puoi anticipare qualcosa?

Nei prossimi mesi uscirà il secondo cortometraggio “Vorrei che fosse notte” per la regia di Claudio Pelizzer giovane regista, per il quale ho scritto la canzone di punta, in collaborazione con Daniele Fiaschi alla chitarra elettrica e che ha curato l’arrangiamento.

A febbraio inizieremo una serie di concerti sempre chitarra e voce
che partiranno da Roma dall’Asino che vola. Inoltre sto scrivendo con l’obiettivo di realizzare insieme a Daniele Fiaschi un album
di inediti. Quel che sarà sarà, intanto noi creiamo.

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