Uzay è il nuovo EP di Lüzai, disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale. Anticipato dal singolo Loop, Uzay è l’ep d’esordio di Lüzai, un sogno lucido in cui lunghi tappeti di synth e loop vocali distorti raccontano le immagini di un viaggio nello spazio alla (ri)scoperta di sè.
Il termine turco che dà il titolo alla raccolta di cinque brani significa proprio “spazio” e viene inteso dalla giovane artista come un contenitore di emozioni in cui sentirsi libera di urlare le sue ansie, le sue preoccupazioni e i suoi timori, condividendoli con gli altri esseri umani. Un manifesto di sincerità e concretezza, fatto di pensieri profondi e tangibili che, come un mantra, si rincorrono per poi intrecciarsi lungo le produzioni elettroniche a cui Lüzai ha lavorato consapevolmente, dimostrando desiderio di sperimentazione e confermando le sue doti artistiche.
Il nome Lüzai deriva dalla parola turca “Uzay” che significa “spazio”. Intendo lo spazio come contenitore di emozioni, infatti questo EP affonda le sue radici in conversazioni esistenziali che trovano un senso attraverso suoni e parole. All’interno dell’ep parlo di inizio e di fine, di ansia e di tutte quelle emozioni che ci accomunano in quanto esseri umani. Questo ep è un progetto a cui ho approcciato in modo molto personale e rappresenta uno specchio interiore
Lüzai traccia per traccia
Appoggiata in punta di lingua, Soffio apre la raccolta di cinque brani trasmettendo subito sensazioni sfuggenti. Il timbro di Lüzai fa pensare un po’ a quello di Elodie, anche se con evidenti intenti molto meno mainstream e più propensi alla sperimentazione.
Lo conferma Spazio, che arriva subito dopo, con sonorità che sembrano arrivare dal mondo ambient/noise/industrial, con un po’ di ansia che traspira dalla traccia.
Ansia e ansimare girano anche in Loop, che però parte piano e poi frammenta il ritmo in mille battiti. Mille invece le voci che si rincorrono in Luna, uno sguardo dall’alto che poggia su altre dinamiche ritmiche irregolari.
Si arriva in fondo rapidamente, con Fuga: altri colori variabili e altri umori sotterranei si intrecciano in un mondo sonoro sempre in mutamento. Cantato a mezza bocca, il brano conferma la contemporaneità del progetto.
Pensava di essere speciale, Lüzai, come racconta nell’ultimo pezzo dell’ep. E probabilmente lo è: piace molto il modo di mescolare ambienti, suoni e idee in cinque brani che scivolano sulla modernità con insospettabile qualità. Davvero un’ottima scoperta.
