Pochi mesi dopo la pubblicazione del suo secondo singolo Booking (che ha stazionato a lungo tra i titoli inseriti da Spotify nelle sue playlist editoriali “Scuola Indie” e “Equal Italia”), Marsali pubblica il proprio nuovo ep, Bouganville: l’abbiamo intervistata.
Hai da poco pubblicato il tuo disco d’esordio “Bouganville”: che “profumo” ha il tuo primo album?
Bouganville per me e in me profuma di orgoglio, di nostalgia ma anche di speranza. E’ un disco in cui credo tanto perché rappresenta ogni sfaccettatura di me, nel bene e nel male della mia natura.
Come nasce il tuo rapporto con la musica, e quali sono le “radici” del tuo scrivere canzoni?
Ho iniziato a scrivere canzoni quando ho sentito che non mi bastava più cantare quelle degli altri. Mi sono approcciata a questo mondo da piccolissima perché una delle radici della mia famiglia è proprio la musica e ho sentito da subito l’esigenza di comunicare in questo modo. Nel 2013 ho scritto la mia prima canzone… bruttissima! ahahah
Tra l’altro, i singoli pubblicati hanno attratto l’attenzione degli addetti al settore, fino ad essere inserita tra i nomi di alcune playlist editoriali di Spotify. Ecco, ti va di dirci cosa ne pensi, del “fenomeno-playlist”?
Sono un po’ interdetta rispetto a questa situazione, vi dico la verità. Se da una parte credo che le playlist possano essere una vetrina pazzesca soprattutto per i giovani artisti emergenti come me, dall’altra parte credo che questa corsa ai numeri, alle classifiche e ai posizionamenti ci stia un po’ allontanando dal fulcro di tutto: fare musica che resti nel tempo e che racconti qualcosa di indelebile alle persone.
Come hai lavorato ai brani, con chi e in quanto tempo?
Bouganville nasce come un embrione poco più di un anno fa, quando ho scritto il primo singolo che ha dato inizio a tutto il percorso La versione migliore di noi. Ho mandato la primissima demo del pezzo a Nicola Marotta, il mio producer, lui se n’è innamorato e abbiamo iniziato questo viaggio con l’obiettivo di scrivere un ep che avesse colori e sonorità attuali ma che incarnasse nei testi anche i miei valori e le storie che ho vissuto sulla mia pelle.
Tra i brani, ce n’è uno che senti più capace degli altri nel raccontare Marsali?
La title track, Bouganville, è una fotografia chiara e calda della mia infanzia. L’ho scritta con qualche lacrima in più.
Hai già idea di come e quando partirai in tour? È prevista una data di presentazione del disco?
Non possiamo ancora darvi una data precisa ma ci stiamo lavorando perché il live per me è la dimensione più importante. Non vedo l’ora di cantare le mie canzoni dal vivo!