Si chiama 404 Human not found il nuovo lp di Me, the other and., formato da Lorenzo, Chiara e Paolo. Dieci tracce ricche di sensazioni sintetiche morbide, rese più umane dalle voci dei cantanti.
Me, the other and traccia per traccia
Dopo l’Intro si parte con un duetto tra pop e drum’n’bass intitolato She’s got no name. Oscurità notturne e subacquee si affastellano in Paperstream, anch’essa incentrata sui contrasti tra voce maschile e femminile.
Young Lady propone schemi simili ma su ritmi morbidi e un background musicale piuttosto minimal, ma con esplosioni. Over apre quasi acustica, ma è una finta: i sample costruiscono insieme alle voci un nuovo panorama gentile.
Una molto epica Jazz mette insieme sensazioni “alte” e sensazioni morbide che si insinuano. Getting Lost si costruisce su un drumming molto presente e piuttosto insistente, con l’elettronica che si fa appuntita anziché smussare.
Long walks incide sul ritmo con battiti pesanti, pur conservando una compostezza formale complessiva. Les Invalides imposta i riferimenti parigini ma poi fa entrare interventi hip hop e un’impostazione più urban rispetto agli episodi precedenti. Si chiude con Hide, altro pezzo pop a più voci, con armonie curate, una certa vivacità di fondo e influssi new wave.
Disco molto fluido e soft, quello di Me, the other and., che si articola sui contrasti finendo però per offrire una visione molto omogenea.