Meda169, “Primo tempo”: recensione e streaming
Esce il nuovo ep di Meda169, Primo Tempo (label: Romolo Dischi / Kate Records, distro: Altafonte Italia). Dietro al nome di Meda169 si cela Nicola Carfagna, classe ’97, pugliese DOC della provincia di Foggia. Dal 2018 vive a Roma dove ha avuto modo di studiare canto e di esibirsi dal vivo. La pubblicazione nel 2019 del primo singolo I respiri tuoi, autoprodotto nella propria cameretta da fuorisede e l’intensa attività Live hanno fatto innamorare i primi fan che hanno partecipato al crowdfunding per la realizzazione del suo primo progetto discografico.
Dal 2020 Meda ha pubblicato con Kate Records 7 singoli e l’ep Scanzonato, Romantico, Pop tutti prodotti da Andrea Allocca. Nel 2022 accarezza il sogno di calcare il palco dell’Ariston arrivando tra i finalisti di Area Sanremo col brano La stella polare. Ad aprile è uscito il singolo Troppi sbagli, inizio del nuovo capitolo della sua carriera nato dalla collaborazione delle etichette Kate Records e Romolo Dischi. Nel 2024 è stato tra i 150 finalisti del contest M1Next del Primo Maggio di Roma e il 17 agosto 2024 riceverà il Premio Jalarde, dedicato ai Rignanesi.
Meda169 traccia per traccia
Bugie, verità, scelte sbagliate e volti squadrati: il testo di Troppi sbagli, che apre l’ep, alterna immagini a ritmi piuttosto vertiginosi, su un’onda pop piuttosto consistente.
Attualità distribuita a spiccioli e una certa vivacità diffusa in Spaghetti, che ha un buon giro di basso a sorreggere un pezzo di per sé esilino.
Ci sono Circe e Nesss a corroborare Tutto un film, che ha colori un po’ più scuri nonché ritmi che scalano presto e diventano quasi dance. Si percorre poi Viale Tunisia, ballatona romantica (che suscita ulteriore romanticismo soprattutto quando menziona i gol di Lautaro). Mare di Caos chiude il disco con archi che fanno un po’ Sanremo, e una struttura che fa pensare un po’ ai PTN.
Tutto molto young nel mondo di Meda169, che dimostra di essere in crescita e di avere buone prospettive future.