Donne e Motori, il nuovo album del cantautore Mediterraneo, fuori per Zefiro con Island Records / Universal Music Italia e disponibile su tutte le piattaforme.
È un’Italia di motori, di mani sporche di olio, di viaggi in sella a una Vespa in cerca di un tramonto sul mare: in Donne e Motori, il cantautore esplora le emozioni di un ragazzo nato negli anni ‘90, un tuffo indietro nel tempo in una dimensione in cui le emozioni si vivono sulla pelle, le persone si parlano, si sfidano e si innamorano guardandosi negli occhi.
È questo il mondo che cerco di dipingere nelle mie canzoni: un mondo a misura d’uomo, musica tutta suonata e con passione, vestiti dei nostri nonni e genitori disegnati per la vita di tutti i giorni, resistenti, fatti a mano di materiali veri, i miei testi parlano di pensieri spontanei, luoghi reali e relazioni vissute faccia a faccia, con tutti i pro ed i contro che ciò comporta
Mediterraneo traccia per traccia
Sceglie linee semplici Mediterraneo per aprire il disco: ritmi lenti e avvolgenti per Ancora, scritta senza forzare particolarmente i concetti e senza uscire dal seminato.
Il viaggio tocca le Cinque Terre, con un’altra ballatona romantica e malinconica. Mani calde, labbra rosse e ricordi che sfumano via.
Un po’ di chitarra elettrica e qualche piccolo ruggito emerge da Donna, che si fa aggressiva. Una femminilità sottolineata e ripetuta, che accentua profili di sensualità e desiderio.
Ritorna subito la calma con Cremona, con il pianoforte e la gelosia che si impadronisce di un altro brano triste. Molto più eloborata, e affine al cantautorato 70s italiano, la seconda parte del brano.
Mandolini in partenza e poi disco dance come scelta ritmica in Marenero, ricca di influenze r&b; si passa a qualche accenno partenopeo con C’aggia fa, ricca di sentimento.
Con un senso di vintage e di anni Cinquanta, Te l’ho detto parla di Panda verde mentre si parla di una relazione scivolata via. Acustica e narrativa, Italia concentra qualche memoria e qualche immagine, per fare avanti e indietro tra pubblico e privato.
Mezza citazione da De André per aprire San Lorenzo, che prosegue le esplorazioni geografiche del disco con un’altra ballad romantica. A congedo finale, ecco Promesse da marinaio, a raccontare una partenza, con cori, chitarra e fisarmonica.
Disco carino e ben fatto, quello di Mediterraneo, a livello di produzione. Per i testi si sceglie la strada della semplicità pop, senza osare mai. Troverà il suo pubblico.