Mèsa, “Romantica”: recensione e streaming

Esce per Bomba Dischi Romantica, secondo album di inediti della cantautrice romana Mèsa, che arriva tre anni dopo l’opera prima Touché. L’album, già anticipato dal singolo omonimo, Animale Stomaco è stato arrangiato e prodotto da Federica MessaGiuseppe BartoliniAndrea Suriani

Romantica è un disco che va ascoltato di notte perché c’è un momento preciso, quando gli altri dormono, in cui tutto, ogni desiderio, ogni alternativa, ogni vita diventa improvvisamente possibile e si sciolgono i nodi di tutte quelle paure che di giorno non ci fanno neanche provare. Di notte riusciamo a confidarci, ad ascoltare e a fare i conti con quello di cui non parliamo mai; come se il buio nascondesse meglio, soprattutto a noi stessi, anche le nostre ombre

mèsa

Scritto e concepito soprattutto durante la notte ne risente delle atmosfere oniriche e dark, ma è anche pop e caratterizzato da una grande attenzione alla melodia e ai testi. È, insomma, un album “romantico” in entrambe le accezioni: quella letteraria per l’attitudine e quella sentimentale per il contenuto. Le otto tracce che compongono l’LP, infatti, sono tutte canzoni d’amore che descrivono le diverse fasi di una storia d’amore.

Ogni fase è una medaglia con due facce: c’è sia l’emozione che la delusione, sia la capacità di sognare e di rischiare tutto che il dolore del rifiuto. Proprio la coesistenza di questi due poli opposti rende le canzoni di questo disco delle ballad da ballare con testi intimi e riflessivi e al tempo stesso ritmiche serrate e ritornelli orecchiabili. 

Mèsa è nata a Roma e a Roma è sempre stata anche se sta ancora cercando di sviluppare un livello di romanità convincente. Dopo avere imparato a fare il barrè, inizia la sua vita da cantautrice. Nel gennaio del 2017 pubblica indipendentemente il suo primo EP omonimo e suona moltissimo in giro per la penisola, in locali, case e giardini. Touché è stato il suo album d’esordio, disco che l’ha portata su tanti palchi italiani, tra cui i concerti di The National, Franz Ferdinand, Calcutta e Le Luci Della Centrale Elettrica. Nel 2018 è uscita Oh Satellity e nel 2020 ha partecipato con alcuni brani alla colonna sonora della prima stagione della serie Netflix Summertime.

Mèsa traccia per traccia

Romantica, ma anche dinamica, la partenza dell’album: un amore molto social e connesso è esaminato in alcuni dettagli quotidiani e “veri”, il tutto con un suono fresco e leggero.

Questioni di tè e di autobus per una più morbida Un posto, che esprime istinti malinconici un po’ più allargati.

Stomaco parla di sensazioni, con un passo lento e meditativo, nonostante qualche emozione elettrica e ruvida nel finale. Tatuaggi In greco antico si confondono nelle atmosfere tenui e un po’ dreamy.

Piccole immagini dolci quelle contenute in Luccica, altro brano che mescola le sensazioni e i sapori. Problemi termici piuttosto estesi quelli che aprono Animale, singolo e canzone più ascoltata del disco. E del resto c’è più di un motivo per gradire questo brano sempre soft ma con una buona struttura, che rimane in testa facilmente. “Vuoi andare vai, vuoi restare resta”.

Ecco poi Irene, che probabilmente non è quella con la faccia strappata dei Pinguini, ma che qui si racconta fra inseguimenti e riff un po’ Cure. “Pensavo di morire Irene/e invece guarda come sorrido bene”. Un andamento un po’ bailado e un po’ vintage per 800 km, che parla di distanze che con i sentimenti si possono anche coprire.

E’ un mondo gentile e un po’ malinconico quello in cui crescono le canzoni di Mèsa, non molto interessata a rivoluzionare il mondo del pop, ma sicuramente capace di costruire bene canzoni convincenti, mettendoci sempre dentro qualche pezzetto di cuore.

Genere musicale: pop

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