Si intitola Una (1000Nessuna) il nuovo ep di Miele, cantautrice siciliana di origine ma milanese d’adozione. Miele partecipa al Festival di Sanremo nel 2016 tra le nuove proposte con il brano Mentre ti parlo, singolo estratto dall’ep d’esordio Occhi e nello stesso anno si esibisce al concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma con il singolo Questa strada.
Nell’estate del 2016 suona nelle principali piazze d’Italia con il suo Occhi Tour e apre inoltre il concerto di Francesco De Gregori presso il Teatro Antico di Taormina e quello di Alvaro Soler in occasione del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo (TP). Nel 2016 riceve il Premio M.E.I. come miglior giovane di Sanremo 2016. Nel 2020 viene decretata vincitrice della XXXI edizione di Musicultura e si aggiudica il premio come “miglior testo” con il brano Il senso di colpa.
Miele traccia per traccia
Il disco apre andando in cerca di Fantasmi, con ectoplasmi sonori che si muovono mentre la chitarra guadagna spazio gradualmente. Ma alla fine si tratta di fantasmi addomesticati.
Questioni di finzioni e di pace con se stessi ne Il senso di colpa, brano con qualche ruvidezza e un po’ di ruggito nel cantato e nel testo.
Siamo in campo synth pop con Speranza, ritratto in terza persona piuttosto ricco in termini di beat e di narrazione. Breve passaggio molto malinconico poi con Interminabile.
La filastrocca di Vergogna d’infanzia diventa un pezzo dinamico e intenso, per sottolineare un congedo imminente. Si parla di dolcezza in Violenza, che allude, senza essere troppo allusiva, a un rapporto che può essere rude seppur circondato di romanticismo. Anche se poi finisce tutto in panico.
Resistenza è un altro brano al femminile, con una serie di obblighi “per essere presi sul serio”, in un pezzo particolarmente determinato sia a livello di testo sia per quanto riguarda le sonorità.
Piuttosto scura e a strati sovrapposti, ecco poi la barocca e onirica Svegliami, capace di cambiare forma e di celebrare il risveglio con un finale aperto. A chiudere la ballad con pianoforte Balla con me.
Miele dimostra qualità e intensità in un lavoro che, pur risentendo di qualche concetto non sempre contemporaneo, mette in evidenza una grande personalità e una penna sempre interessante.