Mille, “Quanti me ne dai”: recensione e streaming
Il primo ep di Mille è proprio come lei: colorato, vivace, ma non sempre allegro. Quanti me ne dai è il titolo scelto dalla cantautrice, reduce dalla performance sul palco del concerto del Primo Maggio a Roma. L’artista è pronta per portare avanti il suo progetto solista, in cui crede e investe ormai da tempo.
Attraverso ‘Quanti Me Ne Dai’ voglio rompere il tabù del tempo che passa, andando contro le convenzioni del giudicare le qualità professionali, artistiche, fisiche di un individuo attraverso la lente dell’età. In un mondo dove la giovinezza sembra essere il passepartout del successo voglio cantare la mia età, portando in scena i miei 38 anni suonati
Nella sua musica si mescolano sonorità vintage e sentimenti contemporanei, dove si canta di libertà, d’amore, di donne e di ansie da superare, mentre la musica spazia avvolgendo e accompagnando, sempre lasciando spazio a una voce delicata e graffiante.
Con una laurea in Scienze della Moda e del Costume e una grande passione per i tarocchi, Mille sta curando personalmente il proprio merchandising mescolando queste passioni: una collezione di foulard e di tarocchi creati personalmente dall’artista.
Mille traccia per traccia
Questa musica che suonerò solo per me
Si parte col botto: Musica Jazz è un concentrato di energia, di sovrapposizioni, di linee colorate che si sposano a una traccia vocale che spazia dai toni più bassi al falsetto in loop per un risultato acido e divertente, un biglietto da visita caleidoscopico e non convenzionale.
La notte è naturale bere acqua minerale / per mandare un po’ più giù / l’amore che mi hai offerto tu
Sbagliare sbagliare mantiene la linea, continuando a giocare con i synth ma alza il tiro: la sala di un locale notturno con le sue luci psichedeliche fa partire il cervello, che si lancia in inaspettate riflessioni mentre la musica corre e continua a farsi i fatti suoi. Sentimenti contrastanti, non sentirsi al proprio posto ma continuare a tenere la posizione senza vacillare, nascondersi dietro vistose pellicce per far finta che la timidezza non sia un problema.
Sai chi resta a una festa se tutti van via / solo chi non lavora e chi non scopa mai
Un incontro che diventa conoscenza attraverso un bacio, quello che Mille racconta in Giovane distratta, dove si ferma la stanza e vanno avanti i corpi tra contraddizioni e sentimenti contrastanti. La voce diventa più protagonista rispetto alle tracce precedenti, cercando (e trovando) il suo spazio grazie all’energia del sound.
Ti porterò oltre gli sguardi e anche più in là
Una canzone d’amore unconventional e tradizionale allo stesso tempo: Qualcosa di stupendo riporta a un’atmosfera retrò ma la accende con sentimenti e sensazioni attuali. Desiderio di protezione, voglia di concedere fiducia a quel che stiamo vivendo senza timore di quel che accadrà domani.
Nelle nostre mani sigarette sporche di rossetto e nessun pianeta contro
Sentirsi piccoli, mortali, fragili: Via dei Fiori accoglie uno stato d’animo, fantastica su quel che potrebbe essere, lascia la possibilità di fermarsi un attimo a pensare e a decifrare quella questione di chimica che si sta facendo spazio. Il cuore prova a giudicare ma il corpo continua a fare quello che sente, mortale e fragile, eterno e potente.
Tu che giochi a scacchi mentre io gioco a dama
Touché è la storia irriverente e ironica di una relazione sbilanciata, di un amore in bilico, tra chi ci crede e chi crede in se stesso un po’ troppo, anche contro l’evidenza. La voce di Mille sa sempre andare nella giusta direzione invece, con grinta ed energia, quella che spesso manca a chi ha l’ego gonfio e il cuore vuoto.
E se ballo da sola in discoteca / ballo pure con la musica spenta
Monsieur Malheur sta dalla parte delle ‘cattive ragazze’, che fanno quello che vogliono e continuano anche a ballarci sopra senza preoccuparsi troppo di chi pensa qualcosa di poco carino sul loro conto. Degna conclusione di un album personalissimo, è uno dei pezzi che forse meglio caratterizza l’essenza dell’artista.
Stronza e disperata, consapevole e completa, Mille è decisamente pronta per riscuotere il successo che merita: emozionante e performante durante i live, piena e piacevole in cuffia, è quello che aspettiamo di vedere live sui palchi dei festival estivi.