Solo il cognome come identificativo, il cap di Milano come titolo, un sound che non può non ricordare la sua vecchia band: no, Mobrici non farà il cantate dei TheGiornalisti, ma inizia oggi la sua carriera da solista con 20100.
Si parla molto di Milano, dei Navigli, della Madonnina e della luna piena nella prima canzone dell’ex cantante dei Canova, che pubblica con Maciste Dischi/Virgin Records/Universal Music Italia).
Il brano, prodotto dallo stesso Mobrici e da Antonio Filippelli, nasce dall’ispirazione del cap generico di Milano, ormai non piú attivo così come la storia che viene raccontata: “È una canzone nata in pochi minuti – spiega l’artista – con due elementi fondamentali: una tastiera e la voglia di dire qualcosa a qualcuno attraverso parole e musica. Cosa dovrei fare per riavere la tua attenzione? Incendiare una stazione, rubare e bruciare il simbolo della città, morire nei giorni di Natale, allagare le strade? La vita va avanti, ogni minuto può essere un momento nuovo, di svolta e quando perdiamo qualcuno a volte vorremmo tornare indietro o lasciare tutto com’è.”
Matteo Mobrici è un cantautore e vive a Milano. Nato batterista passa ben presto a scrivere canzoni con una chitarra in mano all’età di 14 anni. È stato il frontman della band Canova, realtà di culto del panorama indie pop italiano, scioltasi nel 2020. Da sempre spirito libero, autoironico e inguaribile romantico, sensibile ai temi ecologisti, Mobrici è un multiforme cantautore sempre in bilico tra canzone d’autore e pop. Le sue sono storie minime per amori grandi, senza fronzoli e tanto suggestive, così autobiografiche da essere di tutti.
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