Monsieur Gustavo Biscotti

Rabid Dogs è il terzo album dei mantovani Monsieur Gustavo Biscotti: pubblicato a inizio 2017 per una cordata di etichette indipendenti italiane e internazionali, contiene sette tracce dirette che ben rappresentano l’evoluzione del quintetto maturata in anni di esperienza in studio e live. Oltre a offrirti una traccia, Modernism is my past continous, in free download, TRAKS ha rivolto qualche domanda alla band.

Che tipo di svolta, soprattutto al livello sonoro, rappresenta “Rabid Dogs”?

Filippo: Sicuramente la cosa più evidente è il fatto che Rabid dogs è registrato a  due chitarre, mentre nel nostro precedente ep alcuni pezzi erano suonati a due bassi e una chitarra, con Paolo che negli anni è passato dal basso alla chitarra.

Lorenzo: Rabid Dogs è, a mio avviso, il disco più equilibrato e omogeneo che come MGB abbiamo portato a termine. I pezzi scelti per la scaletta dell’album fotografano un periodo più o meno lungo in cui però il nostro suono si è per così dire stabilizzato, in cui abbiamo trovato un equilibrio. Il cuore della produzione è in realtà fatta di un blocco di brani che sono usciti uno dietro l’altro e credo che questa cosa dia a tutto il lavoro un’identità molto forte. Rabid Dogs ci piace suonarlo tantissimo e non ci ha mai stufato negli ascolti.

Per la prima volta pubblicate in vinile: come nasce la scelta e che tipo di traguardo rappresenta per voi?

F: La scelta di pubblicare il disco in vinile è stata naturale, ci è sembrato che l’unico supporto fisico adatto per le nostre canzoni fosse il 33 giri, e grazie alla collaborazione con le etichette che ci han dato una mano è stato tutto molto semplice, certo l’attesa è stata lunga, ma ora siamo molto soddisfatti, e certamente, volevamo toglierci lo sfizio di ascoltare i nostri pezzi a volume assordante…

L: La scelta di pubblicare in vinile è stata direi quasi naturale: ci piace come formato, le etichette coinvolte stampano principalmente su questo tipo di supporto e direi che anche l’aspetto grafico del disco trovi nel formato grande dell’lp il giusto spazio. Aggiungerei anche un sacco di questioni tecniche noiosissime su come suona lo stesso disco su diversi supporti ma non voglio annoiare chi legge

Come nasce “Modernism is my past continuos”?

F: Più o meno come tutti gli altri nostri pezzi, in sala prove con un riff sull’altro allo sfinimento finché non ci piace come suona il risultato.

L: Abbiamo macinato riff per una buona quantità di ore in sala prove fino a trovare la giusta spinta e il giusto mood. In Modernism is my past continuos avevamo questo riff di chitarra ossessivo e il giusto spazio per una tastiera per così dire allucinata…la sezione ritmica d&b è venuta di conseguenza, del resto anche la musica elettronica e da ballo è nei nostri ascolti.

Potete raccontare la strumentazione principale che avete utilizzato per suonare in questo disco?

F: Entrambi i chitarristi hanno registrato il disco con due amplificatori combo fender valvolari, e chitarre Les Paul Gibson, Lorenzo ha suonato la sua batteria Ludwig vintage, Jacopo ha utilizzato il suo computer, e il basso è stato registrato con una testata Fender valvolare vintage.

L: La strumentazione usata in questo disco è la stessa che ci portiamo in giro dal vivo: una batteria (per gli amanti delle specifiche una Ludwig del ’69), basso con classica testa e due casse 4×10 (una delle due è una mesaboogie che pare aver solcato anche un palco degli AC/DC) due combo fender e un classicissimo computer con tastiera muta.

Monsieur Gustavo Biscotti: concerti sudati e vissuti

Potete descrivere i vostri concerti? Quali saranno le prossime date che vi vedranno coinvolti?

L: I nostri concerti saranno sudati e vissuti dalla prima all’ultima nota: presenteremo tutti i brani di questo disco più alcuni scelti da “The disatrous fall of…” e speriamo di riuscire a trasmettere tutta la goduria che proviamo noi nel suonare queste canzoni. Le prossime date, le prime che mi vengono in mente: 2 aprile  Punky Reggae Pub in zona Treviso con i Regarde, 28 aprile Joe Koala vicino a Bergamo con una band pazzesca dalla Nuova Zelanda nostra compagna di etichetta polacca, Hollywoodfun downstairs… poi ce ne sono altre da annunciare, ma direi che è più facile seguire la nostra pagina facebook e rimanere aggiornati

Chi è o chi sono gli artisti indipendenti italiani che stimate di più in questo momento e perché?

F: Eh sarebbe un elenco moolto lungo, perché, nonostante tutto, su e giù per lo stivale ci sono un sacco di band che  hanno fatto dischi splendidi e suonano dal vivo con il cuore in mano.

L: Sinceramente è difficile indicare 3 band o 3 artisti così su due piedi: ascoltiamo tantissima musica, andiamo a molti concerti e conosciamo così tanti artisti validi che sarebbe impossibile essere completi ( o sembrare paraculi). Abbiamo stima di chi suona in maniera sincera, fregandosene delle mode temporanee: voglio sentire il cuore di chi si sta spendendo su quel palco e percepire un’idea forte di sound che sia personale.

Potete indicare tre brani, italiani o stranieri, che vi hanno influenzato particolarmente?

F:Fugazi – waiting room    Ink & Dagger – part time prophet   Oxxes – And giraffe, natural enemies

L:  Waiting Room dei Fugazi,  Automatic Midnight degli Hot Snakes, Jane Do dei Converge

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi

agen toto play toto 4d toto 5000 toto togel toto togel toto togel 10 situs togel terpercaya toto togel situs togel bandar colok bo togel deposit 5000 agen toto play situs togel agen toto play situs toto