Muriel: “Un disco è come un figlio, non ti senti mai pronto”

muriel

Ronroneos, disponibile su tutte le piattaforme digitali, è il singolo estratto da Momi, il primo ep di Muriel in uscita il prossimo 18 aprile. Il brano, scritto interamente in spagnolo, sembra voler consolidare ulteriormente l’identità di quello che è a tutti gli effetti un progetto audace dal sound internazionale. Contaminazioni elettroniche e latine coesistono in una dimensione cruda, accattivante e coinvolgente. Abbiamo deciso di parlarne direttamente con lei, Muriel Bassi, un fiume in piena che è difficile a contenere. Ecco cosa ci ha raccontato. 

Cosa ti ha spinto sinora a utilizzare più la lingua italiana in sfavore di quella spagnola? Che differenze hai riscontrato a scrivere in una lingua anziché in un altra? 

A incentivarmi nella scrittura in lingua italiana dato il posto in cui vivo (l’Italia) è stato di certo il mio iniziale percorso in major che, al contrario mio, ha sempre avuto un approccio più oggettivo e razionale nei confronti del progetto e delle sue possibilità generali.  Mi trovo bene in entrambe le modalità di scrittura.

Nello spagnolo mi ci “nascondo” e dunque mi ci riesco a sentire più libera d’esprimere pensieri ed emozioni, l’italiano, invece, mi dà la possibilità di arrivare a più persone a me care e vicine. 

E che cosa hai capito sinora della musica indipendente? 

A oggi sono estremamente felice della mia scelta e del percorso che ho deciso di intraprendere nonostante le difficoltà che tale decisione chiaramente comporta. La musica indipendente è per i coraggiosi del mestiere! 

Che cosa ti ha portato quindi ad avvicinarti alla pubblicazione di un disco, il tuo primo? Come si capisce di essere pronti a un passo del genere? 

Un disco è come un figlio, non ti senti mai pronto. Arriva però il momento. E non ne sai spiegartene il motivo. Volevo qualcosa di realmente mio, nella sua interezza. Volevo crearlo, crescerlo e condividerlo con gli altri. Ne ho sentito il bisogno. L’ho fatto. E non vedo l’ora di rifarlo. 

Sta anche cambiando (forse?) il tuo immaginario e visivo ed estetico. Stai lavorando in prima a persona anche a quello? Segui in prima persona anche questo aspetto nello specifico?

Si, ho la direzione artistica e creativa del mio progetto. Inizialmente sola, il mio team cresce ogni giorno con me. Al mio fianco ho persone fidate capaci di comprendere e condividere la mia visione e dunque di accrescermi, aiutarmi e migliorarmi. 

E che cosa significa Momi, il titolo del primo disco?

Momi è un nomignolo. Era il mio di quando ero piccola, quello con cui la mamma di Lorenzo (produttore) lo chiamava. Tra noi lo utilizziamo per definire quelle cosucce carine le volte in cui non ci escono di bocca le parole. Momi è tutto quello che da sempre conosco, è noi.

Pagina Instagram Muriel

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