Love In A Dying World è il titolo dell’album di debutto firmato Nero Kane, registrato e prodotto presso Valley Recording Company a Los Angeles da Joe Cardamone (The Icarus Line / Holy War), che ha collaborato tra gli altri con Jesus and Mary Chain, The Cult, The Stooges e Warren Ellis.
L’album, pubblicato sotto il collettivo artistico American Primitive fondato da Cardamone, include dieci brani arrangiati e suonati interamente da Kane e Cardamone. Tutti i testi sono scritti da Kane. Un animo mosso da sogni malinconici e bisogno di emozioni profonde in un mondo solitario: amore, morte, decadenza e solitudine sono le tematiche affrontate in Love in A Dying World con una vena poetica e spirituale.
Nero Kane traccia per traccia
Si parte in modo piuttosto inquieto e cupo: Black Crows è la traccia d’apertura, calata in atmosfere di rock alternativo che possono far pensare a Nick Cave o ai Calexico, per una certa aura western.
Desert Soul ribadisce concetti e atmosfere, con chitarre che risuonano nel vuoto. Living on the Edge of the Night ha qualche risentimento appuntito da affidare a chitarra e voce.
Molto notturna, lenta e malinconica, ecco poi I put a spell on you, una vera ballad desertica con qualche accenno magico e psichedelico.
Piuttosto funebre anche il passo di Now the day is over, che si richiama abbastanza apertamente a una poetica in stile morrisoniano.
Si basa sui loop anche Because I Knew Not When My Life Was Good, con la chitarra a dardeggiare in libertà.
C’è un giro di chitarra ripetuto e influenze internazionale (vengono in mente The Veils) in Dream Dream, con movimenti psichedelici sullo sfondo.
Eleonor risuona quasi macabra nei toni, con un allargamento nel finale. Omvece rimane piuttosto claustrofobica, oltre che acustica, So Sad. Si chiude con la title track Love in a Dying World, uno strumentale dai toni quasi epici.
Appesantito nei sentimenti, il disco di Nero Kane è sicuramente portatore di canzoni di qualità e di grande suggestione.