Nocument: “Big Stone” in anteprima esclusiva su TRAKS

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Big Stone è il nuovo singolo e video del gruppo campano Nocument: oggi TRAKS lo ospita in anteprima esclusiva e accompagna il tutto con un’intervista alla band, esattamente sotto il clip.

Chi sono i Nocument?
I Nocument sono un gruppo di amici che amano il post punk e la new wave. Qualche anno fa hanno rilasciato il loro primo disco “Carpe Diem” che li ha portati a fare belle esperienze e ad avere qualche piccola soddisfazione. Purtroppo qualche tempo dopo il gruppo fu costretto a separarsi a causa di esigenze lavorative come spesso accade alla nostra generazione, costretta a emigrare per cercare la stabilità economica a discapito di quella affettiva.

Tuttavia la musica è stata un collante così forte che li ha tenuti uniti nonostante le distanze e le difficoltà. Questa pandemia ha fornito l’occasione per riavvicinarli e riprendere finalmente il discorso musicale interrotto anni prima.

Il vostro nuovo singolo, “Big Stone”, è accompagnato dal video che oggi proponiamo in anteprima esclusiva. Mi raccontate qualcosa in merito al clip?

Il videoclip è stato girato principalmente a Napoli ma alcune scene sono state girate anche a Bordeaux, città dove vive attualmente Loris. In un occasione abbiamo anche rischiato una denuncia per violazione di proprietà privata perchè eravamo convinti che il luogo scelto fosse abbandonato e invece era solo recintato malissimo.

Fortunatamente avevamo già ripreso a sufficienza e potemmo scappare via il più in fretta possibile prima che il proprietario chiamasse la polizia. Abbiamo fatto quasi tutto da soli; volevamo un prodotto DIY che rispecchiasse
il più possibile il tema della canzone che parla di distanze fisiche ed emotive in seguito alla perdita di un amico. Il format del videomessaggio ci è sembrato efficace e la scelta della videocassetta è stata dovuta a una certa fascinazione che abbiamo per la retrotecnologia. Una curiosità è che la videocassetta che si vede nel videoclip è effettivamente la stessa su cui abbiamo riversato i filmati e infine digitalizzati; quello che si vede è il nastro vero, senza l’uso di effetti di post-produzione.

Quali sono i vostri punti di riferimento musicali?

Innanzitutto i mostri sacri del nostro genere. Siamo nati e cresciuti nella scena wave e punk ma siamo alla ricerca di una nostra identità, di un sound riconoscibile, che sia la sintesi delle ricerche personali maturate in questi anni. E’ un momento di grande incertezza ma anche di scoperta; siamo affezionati alla tradizione del punk ma da sempre rifiutiamo ogni manierismo. Ci piacciono gli Idles, gli Algiers, i King Gizzard e Mario Merola. Stiamo seguendo di più il palinsesto televisivo musicale, sempre attento a dare spazio ai giovani talenti come Massimo Ranieri.

Quali saranno i prossimi passi della band?

Cercarci un lavoro serio e stabile per uscire finalmente di casa (i nostri genitori non ci sopportano più). In seconda istanza estirpare la musica neomelodica dal mondo prima che il buon gusto muoia per sempre (no, Liberato non basta mica). Al momento stiamo lavorando alle nuove canzoni in attesa di trovare l’ispirazione per un tormentone estivo reggaeton che risolva in nostri problemi economici; se volete aiutarci cercateci sui social e scriveteci.

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