Dejavu è il nuovo singolo firmato da Nube, progetto molto particolare e “visivo” uscito per Revubs Dischi. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Ciao, ci racconti chi è Nube?

Nube è un vetro rotto su una spiaggia dopo una festa. Nube è malinconia, nube è quella serata di inizio estate dove si è tutti un po’ brilli e felici. Nube è quella sensazione di dolce tristezza, nube sono io.

“dejavu” è il tuo secondo singolo. Ci racconti come nasce?

E’ sempre difficile raccontare la nascita di un brano perché è sempre qualcosa di molto istintivo e non programmato. Questo brano in realtà nasce da una call Zoom, in pieno lockdown, con il mio migliore amico, è stato tutto molto naturale.

Anche qui, come nel tuo primo singolo come un film di Wes, ci sono suggestioni cinematografiche: immagino tu sia un appassionato cinefilo. Ti mancano i film in sala o rimedi con le visioni casalinghe?

Amo il cinema. Oltre alla musica è l’evasione dalla realtà che preferisco.
Be’ i film in sala sono sicuramente qualcosa di unico e mi mancano molto, ma devo dire di essermi organizzato bene a casa. In questi lockdown ho letteralmente fuso il proiettore!

Miglior film visto negli ultimi tempi?

Ne ho visti molti e fare una classifica è sempre difficile, probabilmente direi Ma Loute di Bruno Dumont. Un film molto particolare, grottesco e quasi surrealista che mi ha coinvolto dal punto di vista della fotografia, sicuramente un film da vedere.

Che cosa ti piace invece della musica italiana recente?

Penso che la musica italiana stia facendo una piccola rivoluzione, penso che finalmente ci stiamo portando ai livelli della scena musicale globale. E’ come se i tempi fossero maturi e il nuovo pronto ad avanzare. Di questa nuova “wave” mi piace molto la non curanza del genere musicale che lascia spazio solo alle idee.

Che progetti hai per il futuro?

Be’ i progetti sono sempre molti, sicuramente ci sarà un ep e magari qualche featuring. Spero di poter tornare presto a suonare live perché è qualcosa che mi manca da impazzire, poter condividere le mie emozioni col pubblico è il vero motivo per cui amo fare musica.

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