Nube: penso che la mia scrittura sia fatta di ricordi

A distanza di qualche mese dall’ultima release, il cantautore piemontese Nube riaccende i riflettori sui temporali del suo cuore, in un passo a due con Den: Specchi è il nuovo singolo, prima dell’uscita del suo disco d’esordio. Lo abbiamo intervistato.

Hai pubblicato da poco il tuo nuovo singolo, Specchi: raccontaci cosa si nasconde dietro la scrittura di un brano che, a suo modo, parla delle difficoltà di tenere in piedi i ricordi, e farli rivivere…

Con questo brano ho cercato di trasmettere le esatte sensazioni che provavo alle superiori, quella che chiamerei una “dolce tristezza”. Quella bellissima malinconica nostalgia che ondeggia tra la tristezza e la felicità, quei momenti in cui capisci quanto è bello vivere e sognare. Penso che la mia scrittura sia fondamentalmente fatta di ricordi e momenti passati a scuola.

Quali sono gli “Specchi” in cui ti rifletti maggiormente? Esistono delle “fotografie” di te stesso che ti porti nel cuore, e che ti danno la forza per attraversare il presente?

Sicuramente ci sono delle “fotografie” dentro di me che riguardo per attraversare momenti più bui come penso facciano un po’ tutti. Penso però che la mia forza venga da una “fotografia” dal futuro, dall’idea di me che ancora non ho conquistato e per la quale andrò sempre avanti.

Che cos’è per te la malinconia? Un sentimento, a suo modo, dolce e temprante oppure un rischioso “freno” verso il futuro?

La malinconia è il sentimento in cui più mi rifletto, penso che non sia affatto un freno, anzi. Personalmente amo il modo in cui la malinconia mi fa sentire, galleggiare in un mare di tristezza e felicità.

Hai duettato, per l’occasione, con Den. Come nasce il vostro incontro, e come avete realizzato la cosa?

Io e Den ci siamo conosciuti una sera a Empoli in occasione del Beat Festival in cui entrambi suonavamo. Appena ho saputo che c’era l’idea di fare un feat su “specchi” ho pensato a lei per la sua vocalità malinconica che trovo perfetta per questo brano. Le ho mandato un messaggio con il pezzo e da lì è nato tutto.

Hai pubblicato fin qui quattro singoli: esiste un filo rosso che, secondo te, potrebbe collegarli?

Sarò ripetitivo però devo dire nuovamente “malinconia”, è il sentimento comune che lega tutti i miei brani.

A questo punto, cosa dobbiamo aspettarci dal futuro di Nube?

A settembre uscirà finalmente il mio primo album che spero di suonare parecchio questa estate e poi chissà, ho buone sensazioni per questo anno.

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