Onorata Società, “L’Anima Animale”: la recensione
L’Anima Animale è il terzo album per la band siciliana Onorata Società: otto tracce, nuove sonorità, impegno ma anche ironia, e un titolo pensato come auspicio a una conciliazione tra gli istinti dell’animale uomo e l’identità globale “che ci vuole sempre più denaturalizzati e deumanizzati”.
L’album, che vede adesso coinvolti tra i passeggeri Lello Analfino, che si è occupato della supervisione artistica e Francesco Prestigiacomo che ha curato arrangiamenti e produzione è stato anticipato dal singolo e video di Senza confini.
Onorata Società traccia per traccia
Si parte da una serrtatissima Randagi: le rime dell’hip hop fanno perno su sonorità semplici e cupe.
Apertura corale per Maluversu, che presto introduce un beat molto acido e vicino alla techno.
Suoni rimescolati e atmosfere leggermente più morbide e dub quelle proposte da Bisogno necessario, che parla di questioni sentimentali.
Senza confini invece parla di migrazioni antiche e recenti, con qualche tono di speranza benché non si ignorino le vicende più crude.
Tra i brani più significativi del disco ecco Nuovi eroi, brano dai ritmi serrati e mediterranei, con la partecipazione di Lello Analfino.
Caratteristiche simili per Giungla, che però infittisce il background sonoro utilizzando un drumming molto rapido.
Il cuore di Andrea è un ritratto, tra cambiamenti intimi e atmosfere piuttosto vintage. Piuttosto chiaro l’obiettivo polemico di Felicemente social, probabilmente il brano più pop del disco, nonché l’ultimo.
Un disco ricco di sensazioni positive quello dell’Onorata Società, attento all’attualità e costruito con tessuto vivo.