Osaka Flu, “La strana famiglia”: la recensione
La strana famiglia è il nuovo disco degli Osaka Flu, power trio aretino che propone un sound a metà strada tra punk e indie. Nel lavoro, la band ripropone sette pietre miliari del cantautorato italiano, da Rino Gaetano agli Afterhours, contaminandole con la propria personalità artistica.
«A Novembre 2015 abbiamo fatto uno spettacolo in carcere suonando delle canzoni che parlavano della detenzione e l’ultimo pezzo era “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De Andrè – raccontano gli Osaka Flu – Continuiamo ancora a suonarlo in tutte le nostre esibizioni. Dopo i concerti ci chiedevano tutti se era compresa in qualche disco così abbiamo deciso di registrarla. Poi ognuno ha portato due canzoni a cui era particolarmente legato ed è scappato fuori l’album “La Strana Famiglia”.»
Ecco la tracklist de La strana famiglia: CCCP – Io sto bene io sto male; Rino Gaetano – La zappa il tridente il rastrello; Skiantos – Gelati; Gaber – La strana famiglia; Diaframma – Le Alpi; Afterhours – Sui giovani d’oggi ci scatarro su; Fabrizio De Andrè – Nella mia ora di libertà.
Osaka Flu traccia per traccia
“E’ una questione di qualità” dicevano i CCCP: gli Osaka Flu decidono di premere forte sulla parte elettrica e punk di Io Sto Bene, rendendola anche più rumorosa dell’originale.
Gli angeli che cadono di Rino Gaetano si trovano al centro di un pezzo che invece riscopre radici folk, e del resto sembra anche corretto per La Zappa Il Tridente Il Rastrello.
I celebri Gelati degli Skiantos propongono due passi nel surreale, ma anche con toni tutto sommato malinconici.
Si riprende un po’ di energia con la title track La Strana Famiglia, canzone di Gaber di metà anni Ottanta, zeppa di riferimenti all’attualità dell’epoca ma con un sound curiosamente retrodatato, che gli OF elettrificano parecchio.
Con Le Alpi dei Diaframma si parte veloci verso un viaggio ovviamente ricco di guai e incidenti di percorso.
Si cambia decennio con gli Afterhours di Sui giovani d’oggi ci scatarro su (con il “papà” milanese che qui diventa curiosamente un “babbo” toscano), partenza lenta e accelerazioni furiose.
Chiusura nobile con Nella Mia Ora di Libertà di De Andrè, di cui non sfugge la potenza lirica, qui molto corroborata dalle chitarre.
Un disco tributo con sette reinterpretazioni energiche e significative di brani cardine della musica italiana degli ultimi decenni. Gli Osaka Flu si dimostrano all’altezza del compito, proponendo reinterpretazioni che non snaturano ma non si appiattiscono sull’originale.