Primo Atto di Secessione, “Atto primo”: recensione e streaming
Il progetto Primo Atto di Secessione pubblica l’ep “Atto primo”, anticipato dal singolo estratto “La canzone della noia”. Il disco della band sarda è composto da cinque tracce, di stampo polemico e rock alternativo. I brani, infatti, raccontano storie di insofferenza e di speranza, di drammi e resistenza, in cinque quadretti narrativi. Le sonorità sono accattivanti e rispecchiano sul piano musicale alcuni elementi narratologici che rendono impattanti ed emozionali le storie raccontate.
Primo Atto di Secessione traccia per traccia
Toni gentili nel cantato di Ci precipito ancora, traccia d’apertura dell’ep che si muove su sonorità minimali, composte per lo più da loop di basso e qualche glitch. Chitarra e voce prendono fiato nella seconda parte del brano, che rimane gentile e malinconica ma con toni più marcati.
Molto più acida E vuoi vedere che…, frase rimasta in sospeso ma suono decisamente più muscolare. Si sale di colpi ulteriormente, dando molto spazio alla voce, in un brano che sa di vertigine e di rottura.
Basso in grande spolvero in Kali, che ha risonanze psichedeliche e che approfondisce movenze piuttosto inquiete. Più rumorosa René Delacroix, ballata elettrica intitolata che sa di antico e di condanna. Si chiude con La canzone della noia, che sfoglia ricordi e stimoli con un andamento altalenante ma con ritmi molto marcati.
Episodio d’esordio molto interessante per i Primo Atto di Secessione, che hanno un’interpretazione personale e allargata del concetto di rock alternativo. Si attendono conferme future, ma già il primo passo è nella direzione giusta.